Fiamme ad Acque Chiare, la rabbia dei residenti: «Quei terreni confiscati vanno ripuliti e tenuti in ordine»

Fiamme ad Acque Chiare, la rabbia dei residenti: «Quei terreni confiscati vanno ripuliti e tenuti in ordine»
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Sabato 4 Giugno 2022, 16:31 - Ultimo aggiornamento: 16:36

Dopo gli incendi dei giorni scorsi, scatta la protesta dei residenti di Acque Chiare, sulla litoranea di Brindisi. I cittadini del villaggio Acque Chiare si rivolgono al sindaco Riccardo Rossi affinché venga effettuata con la dovuta urgenza la messa in sicurezza e la bonifica di tutte le parti confiscate che sono attualmente assegnate al patrimonio comunale, per prevenire i pericoli di incendio.

La missiva

«Appena due giorni or sono - spiegano - è stato chiesto l’intervento immediato dei vigili del fuoco per un primo e vasto incendio verificatori fra Sbitri ed Acque Chiare, a qualche centinaio di metri dai bagnanti, mentre tutta la zona limitrofa e circondata da sterpaglie secche. Con l’approssimarsi della stagione estiva e le previsioni di temperature elevatissime, cresce la preoccupazione per il pericolo di incendi in tutta la zona che va da Sbitri ad Acque Chiare, già interessata e devastata la scorsa estate da violenti fiamme alimentate dal forte vento di scirocco che ebbero come conseguenza immediata lo stato di panico scatenatosi fra i bagnanti che cercarono riparo in mare e misero in gravi difficoltà gli abitanti del Villaggio. 

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