Finardi, il malore poco prima del volo: «Presto farò ritorno a Brindisi»

Finardi, il malore poco prima del volo: «Presto farò ritorno a Brindisi»
di Vincenzo MAGGIORE
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Domenica 14 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:34

Il cantautore Eugenio Finardi avrebbe dovuto presentare il suo progetto “Euphonia” sui palchi del Nuovo Teatro Verdi di Brindisi e del Palazzo Roma di Ostuni. Purtroppo, giovedì, un malore poco prima della partenza da Milano per l’aeroporto di Brindisi ha costretto l’artista ad annullare gli impegni con grande rammarico e preoccupazione da parte dei suoi sostenitori pugliesi.

La comunicazione

E' arrivata dai canali ufficiali gestiti dal suo management e dagli uffici stampa delle due realtà teatrali che avrebbero dovuto ospitare gli eventi. In un secondo momento, è stato lo stesso Finardi a spiegare l’accaduto tramite la sua pagina facebook: «Ero a Linate in coda per l’imbarco del volo AZ1643 per Brindisi quando, improvvisamente, il cuore ha cominciato a battere forsennatamente, il sudore a colare e la testa girare – si legge nel suo post - il mio iPhone segnalava Fibrillazione atriale. Mi hanno portato in affanno al Centro Medico dell’aeroporto e poi in Ambulanza al Centro Cardiologico Monzino dove si sono presi cura di me in maniera eccellente e cortese. La Cardioversione farmacologica è andata bene e ora sono a casa. Frastornato ma a posto. Voglio scusarmi con il pubblico di Brindisi e Ostuni. Prometto che ci rifaremo al più presto, l’appuntamento è solo rimandato di un po’».
Un bello spavento a cui sicuramente farà seguito un periodo di riposo. Al di là della salute dell’artista milanese che ha la priorità rispetto a qualsiasi altro aspetto, il dispiacere del pubblico è legato a tutte le premesse che hanno accompagnato l’attesa per il suo ritorno a Brindisi. Infatti, Finardi ha più volte sottolineato come il progetto Eupohonia ha preso piede proprio sul palco del Verdi poco prima della pandemia.
«Il politeama brindisino ha ospitato la mia ultima performance prima del lockdown – ha dichiarato proprio al Nuovo Quotidiano di Puglia qualche giorno fa- l’acustica era così buona che d’impulso decisi di registrare lo spettacolo con il cellulare appoggiato sul mio leggio.

Tornato a casa, tagliai tutte le parti parlate e quel flusso di canzoni divenne la colonna sonora di un periodo di silenzio, studio e riflessione in cui le parole servivano poco. Così, nacque l’idea di creare una suite che sviluppasse al massimo il flusso per toccare corde di emozioni profonde. Un quadro unico che contiene le canzoni ma anche soluzioni armoniche e melodiche inedite». Quindi, il ritorno sul palco del Verdi avrebbe in qualche modo “chiuso il cerchio” aperto nel 2020.


A ciò si aggiunge un altro aneddoto particolare: i ricordi dell’infanzia di Finardi sono strettamente legati alla Città Bianca, metà di vacanze estive presso la residenza di uno zio musicista. 
Nel frattempo, dalla Fondazione Nuovo Teatro Verdi (che fin da subito ha fatto gli auguri di pronta guarigione a Finardi) arrivano nuove direttive al pubblico: in attesa della eventuale definizione della data di recupero del concerto “Euphonia”, i possessori di biglietto dovranno richiederne il rimborso o l’emissione di voucher per il valore integrale del titolo fino a martedì prossimo, 16 novembre, presso il botteghino del Teatro.

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