I moderati perdono pezzi:
escono “Impegno sociale”
e il movimento di Marino

I moderati perdono pezzi: escono “Impegno sociale” e il movimento di Marino
di Massimiliano IAIA
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Domenica 18 Marzo 2018, 09:58 - Ultimo aggiornamento: 19:08
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[/FIRMA]Doveva essere una riunione utile a individuare un possibile candidato sindaco in grado di sintetizzare le varie anime della coalizione, invece prima ancora di iniziare a discutere è arrivato il colpo di scena: “Impegno sociale” e “Brindisi in Alto” hanno deciso di uscire dal gruppo dei moderati, costituito a questo punto solo da Ap, Udc, Coerenti per Brindisi e Noi con l’Italia. “Una pausa di riflessione”, spiegano i movimenti guidati rispettivamente dal segretario cittadino Alessandro Formosi e dall’ex candidato sindaco Nando Marino, che annunciano di voler spiegare le ragioni del loro addio in una conferenza stampa convocata per domani pomeriggio all’hotel Virgilio.
Prima ancora, quindi, di raggiungere un’intesa con Forza Italia, partiti e movimenti dei “moderati” si ritrovano a fare i conti con gli alleati, o meglio ex tali, intenzionati a seguire diverse strade. Con un interrogativo di fondo: correranno da soli o si legheranno ad un’altra delle coalizioni esistenti? Impossibile dirlo ora, e comunque qualche dubbio potrebbe essere sciolto proprio nella conferenza di domani.
Alla riunione di ieri dei Moderati, convocata per proseguire il discorso fatto dalle stesse forze nell’incontro di venerdì, si sono presentati Angelo Rizziello per Brindisi in Alto, Alessandro Formosi per Impegno sociale, Raffaele Iaia per Udc, Rino Pierri per Ap, Luca Volpe per Noi con l’Italia. Assente per motivi personali - ma ugualmente tenuto costantemente informato sull’evolversi dell’incontro - Lino Luperti per i “Coerenti”. Bisognava riprendere dal punto in cui era stata interrotta la riunione del giorno prima. Tutto lasciava intendere che potesse essere il giorno giusto affinché tutte le forze della coalizione esprimessero rispettivamente un candidato sindaco ideale, così poi da trovare una possibile convergenza sul nome che meglio rappresentasse il fronte dei moderati. Ma prima ancora che ognuno potesse indicare il proprio nome, sono stati i rappresentanti di Impegno sociale e di Brindisi in Alto a chiedere la parole e a dare comunicazione del fuoriprogramma: «Dopo un’attenta valutazione, riteniamo che sia opportuno prenderci una pausa di riflessione da questa coalizione», hanno detto, senza entrare troppo nei dettagli, tra lo stupore generale dei presenti, e anche tra qualche contestazione, soprattutto nei confronti di Impegno sociale, che già nelle scorse settimane era stata criticata dagli alleati che accusavano il movimento di una posizione ambigua, senza esprimersi con chiarezza sulla reale coalizione di riferimento. A complicare la situazione era stata infatti anche la decisione - ufficializzata qualche giorno fa - dell’ex consigliere comunale Antonio Manfreda e di Maurizio Pesari di uscire dal movimento per sostenere la candidatura di Riccardo Rossi, supportata da Pd, Leu e dalla sinistra radicale.
Secondo alcuni, a determinare la rottura sarebbe stata proprio la decisione di presentare sei candidati sindaco, uno per gruppo. Una soluzione che i movimenti “ribelli” evidentemente non avevano considerato. Non solo: nelle ultime ore sarebbero salite le quotazioni dell’ex presidente del Consiglio comunale Pietro Guadalupi. Il padre Italo, coordinatore cittadino di Noi con l’Italia, dichiara però di non aver nemmeno fatto il nome del figlio nella riunione di venerdì.
Marino per ora preferisce non parlare, qualche ora prima aveva affermato ad un’emittente televisiva di “lavorare costantemente per combattere i soliti meccanismi della politica brindisina”.
Preso atto della novità, i rappresentanti delle quattro forze dei moderati hanno dovuto inevitabilmente rinviare ogni discorso sui candidati sindaco. Ma l’uscita di scena dei due movimenti, però, non avrebbe cambiato di una virgola gli orientamenti delle rispettive forze, ugualmente determinate ad andare avanti, a proseguire la condivisione del programma sottoscritto qualche giorno fa, e anche a continuare il dialogo con gli altri partiti. Su tutte, Forza Italia che in settimana aveva aperto anche ai moderati, così come a tutte le altre realtà alternative alla sinistra e al Movimento Cinque Stelle. Le basi per il dialogo ci sono, l’intesa non è ancora cosa fatta ma le possibilità sono buone. Quello che ancora non c’è, di sicuro, è il candidato sindaco.
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