Irruzione in sala operatoria, identificati e denunciati i tre uomini autori del raid in ospedale

Irruzione in sala operatoria, identificati e denunciati i tre uomini autori del raid in ospedale
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Sabato 1 Febbraio 2020, 21:32 - Ultimo aggiornamento: 2 Febbraio, 10:43
Sono stati identificati e accusati di minacce e interruzione di pubblico servizio i tre brindisini che giovedì sera, all’ospedale “Perrino” di Brindisi, hanno interrotto un delicato intervento chirurgico per un aneurisma addominale nel reparto di Chirurgia vascolare. Si tratta di tre parenti di un altro degente che è ricoverato nello stesso nosocomio. A nulla sono valse le scuse dopo la brusca irruzione avvenuta nei pressi di una sala operatoria del quinto piano. Il grave episodio, che ha visto coinvolte diverse persone (tutte appartenenti alla stessa famiglia), ha costretto l’equipe medica, diretta dal primario Gabriele Maritati, a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine mentre il primario ed altri colleghi erano impegnati in quella fase molto delicata dell’operazione: stavano infatti eseguendo un intervento salva vita su un paziente con aneurisma addominale.

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Dopo quanto accaduto, sono stati i poliziotti della Sezione volanti, grazie all’arrivo di due pattuglie all’ordini del commissario Giancarlo Nigro, a raccogliere sul posto alcune testimonianze per cercare di ricostruire i fatti e risalire quindi all’identità dei tre responsabili, a carico dei quali sarà ora trasmessa una informativa alla Procura della Repubblica di Brindisi. Toccherà quindi alla magistratura esaminare un caso che ha scosso non poco la sanità locale, dopo altri episodi che hanno riguardato anche l’assalto di ambulanze, finito sulle pagine di molti giornali e nelle immagini delle televisioni nazionali.
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