Giancola, tutto fermo: area nel degrado. Ci sono i fondi ma non i pareri per abbattere i ruderi dell'ex lido della Provincia

Un'immagine del degrado nell'ex lido della Provincia a Giancola
Un'immagine del degrado nell'ex lido della Provincia a Giancola
di Francesco Ribezzo Piccinin
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Lunedì 28 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:20

Tutto fermo, da mesi ormai, a Giancola, nell’area dell’ex lido Provincia sul litorale di Brindisi. Qui, infatti, grazie ad una parte dei fondi ottenuti dalla Regione, il Comune avrebbe dovuto abbattere tutti i ruderi dell’ex stabilimento balneare per realizzare una spiaggia pubblica. I lavori, tuttavia, non sono mai iniziati, perché l’ente di piazza Matteotti è ancora in attesa della assoggettabilità alla Vinca, la Valutazione di incidenza ambientale, delle opere previste. La risposta, ad ogni modo, a quanto pare dovrebbe arrivare a breve e prevedere la non assoggettabilità.

Un milione di euro per l'abbattimento

L’ex lido Provincia ha ottenuto, nella scorsa primavera, il finanziamento regionale “Tutela dell’Ambiente e promozione delle risorse naturali e culturali”, un milione di euro per l’abbattimento dei manufatti abusivi ed il recupero del litorale.

Nello scorso mese di aprile, in particolare, il Comune aveva pubblicato il bando per individuare l’azienda che avrebbe dovuto occuparsi della bonifica dell’area dalla presenza delle strutture abusive. Ma questo è solo il primo stralcio del progetto, al quale seguirà quello per il ripristino dei luoghi per la salvaguardia e la promozione degli ambienti naturali. Il bando regionale prevedeva, infatti, tra le altre cose, la riqualificazione e ricostruzione di paesaggi degradati con metodi e tecniche dell’ingegneria naturalistica e dell’architettura del paesaggio; la creazione di spazi aperti ad alto grado di naturalità; interventi di rimozione dei detrattori di qualità paesaggistica, delocalizzazione di infrastrutture a rete e spazi annessi, ripristino naturalistico.

Bando ad aprile

Questa azione si integra, in particolare per quanto attiene alle aree protette costiere e al paesaggio costiero, con le azioni di manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi e servizi ecosistemici, nonché con gli interventi per la riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera. Uno schema in cui l’area compresa tra il torrente di Giancola e il bosco del Compare rientra perfettamente. Ecco perché l’amministrazione comunale non ha inteso perdere l’occasione di partecipare. Per non perdere tempo prezioso il Comune ha chiesto ed ottenuto dalla Regione  la possibilità di avviare il primo step, per l’appunto la bonifica delle aree con l’abbattimento dei vecchi manufatti. L’intera area è infatti demaniale a gestione del Comune di Brindisi che, ad aprile, ha pubblicato un bando per affidare i lavori per un costo di circa 400mila euro. Nonostante le buone intenzioni, tuttavia, di tempo fino ad ora se ne è perso. E non poco.

Destinazione spiaggia pubblica

Oggi l’ex spiaggia della Provincia è una lunga lingua di sabbia, un’area sulla quale insistono vecchie cabine in cemento oramai diroccate. Si tratta di manufatti abusivi perché l’intera area è sottoposta a vincolo paesaggistico, motivo per il quale si dovrà procedere all’abbattimento, alla bonifica dell’intera area ed alla sua rinaturalizzazione. Il recupero delle aree degradate e il ripristino dei luoghi sulla litoranea brindisina rientra in un piano molto più ambizioso dell’amministrazione comunale: quello di rendere appetibile in particolare la costa nord.
È così che il consiglio comunale di Brindisi lo scorso novembre ha approvato la delibera di acquisizione gratuita dell’area costiera in località Torre Testa, di proprietà della Regione  (ex Ersap), e della relativa proposta di valorizzazione. Qui sarà realizzata una spiaggia pubblica attrezzata con aree di parcheggio e la sistemazione dell’area naturalistica con copertura a macchia mediterranea. Un’altra spiaggia pubblica attrezzata, infine, è stata annunciata nei giorni scorsi dal sindaco Riccardo Rossi: sorgerà nell’area dell’ex lido Arena, in zona Apani, dove sono attualmente in corso i lavori per l’abbattimento degli ultimi fabbricati abusivi presenti in loco. 

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