Marito sfregiato dall'acido, le immagini choc. Il soccorrittore: «La moglie glaciale dopo l'aggressione». Ora è accusata di tentato omicidio

Marito sfregiato dall'acido, le immagini choc. Il soccorrittore: «La moglie glaciale dopo l'aggressione». Ora è accusata di tentato omicidio
di Salvatore MORELLI
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Mercoledì 5 Agosto 2020, 09:53 - Ultimo aggiornamento: 14:32

Lui, il marito 52enne R.A., colpito al volto dall’acido a chiedere aiuto mentre è seduto su un gradino esterno a un supermercato di via Pace Brindisina, e lei, la moglie 53enne C.L. (dopo aver commesso quel gesto) con lo sguardo assente nel vuoto al riparo di una Fiat 500, parcheggiata a pochi passi dal luogo dell’incidente. Qui, lunedì scorso, in questa terribile scena che ha visto tantissima gente prestare un primo soccorso alla vittima (a torso nudo e con chiari segni di ustioni sul volto e su altre parti del corpo) con delle bottiglie d’acqua, la donna è stata invece raggiunta ed arrestata dall’ispettore superiore della Digos di Brindisi Giancarlo Di Nunno - fuori servizio in quel momento - insieme ai colleghi della Squadra mobile, da lui allertati immediatamente. Inizialmente accusata di lesioni gravissime, ora dovrà rispondere - come deciso dalla magistratura - di tentato omicidio. 

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Questo il racconto di Di Nunno: «Mi trovavo in auto in compagnia della mia famiglia, ma dopo aver notato per strada diverse persone che si agitavano in modo inconsueto, mi sono fermato per capire se c’era bisogno d’aiuto. Sceso dall’auto, non è stato difficile scorgere nelle vicinanze di un supermercato un uomo, rimasto ferito da una sostanza che gli aveva creato ustioni, ed in particolare sul volto. Chiedeva aiuto, ma nei dintorni (in attesa di un’ambulanza del 118) era comunque tanta la solidarietà prestata all’uomo da un gruppo di persone che erano intervenuto con delle bottiglie d’acqua. Io, in quel drammatico contesto, ho invece pensato ad altro: cercare di trovare il responsabile di quel gesto. Aiutato dallo sguardo di quelle persone, non è stato difficile capire che si trattava di una donna, al riparo di una Fiat 500, posta sull’altro lato della strada. Dopo averla raggiunta, ho notato che aveva entrambe le mani ustionate, ma altre tracce dell’acido era ben presenti sulla carrozzeria all’altezza del finestrino. In quel momento, dopo aver allertato i colleghi della Squadra mobile, tra me e lei è calato solo un silenzio: quella donna, che aveva uno sguardo freddo, perso nel vuoto, si voleva solo nascondere. È rimasta lì immobile, poi è stata tratta in arresto dagli agenti di polizia per il reato di lesioni gravissime, ed infine piantonata in una stanza d’ospedale per le ferite a sua volta riportate mentre si consumava quel gesto».

Grazie all’utilizzo di un telefonino, qualcuno dei presenti sulla scena dell’incidente ha poi messo in rete alcune drammatiche sequenze che lasciano davvero senza fiato a commentarle. Consumato da parte della 53enne il gesto dell’acido all’altezza del volto del marito (avvenuto mentre il 52enne si trovava all’interno della Fiat 500), quest’ultimo - dopo aver tolto l’indumento che gli copriva il dorso - ha cercato aiuto sedendosi su un gradino esterno a un supermercato, presente sull’altra parte della strada. Quando la gente ha capito che le ferite riportate dall’uomo erano dovute ad ustioni da acido che in particolare avevano già deturpato la pelle del volto e di altre zone del corpo, ha cercato in qualche modo di prestare soccorso con alcune bottiglie d’acqua, acquisite presso il vicino supermercato: «Non sapevano davvero cosa fare», ha inoltre raccontato una delle persone che in quel momento si trovava per caso in via Pace Brindisina. «Mentre quest’uomo cercava disperatamente aiuto, tutt’intorno si notava una puzza di carne bruciata. È stato davvero non facile assistere dopo quell’incidente a una scena simile».

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