Corruzione in tribunale, chiuse le indagini: rischio processo per il giudice e altri 19

Corruzione in tribunale, chiuse le indagini: rischio processo per il giudice e altri 19
di Roberta Grassi
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Giovedì 13 Maggio 2021, 11:43 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 05:58

BRINDISI - La procura di Potenza ha chiuso le indagini sul giudice civile di Brindisi, Gianmarco Galiano e su altre 19 persone, ritenute a vario titolo responsabili di associazione per delinquere finalizzata alla corruzione in atti giudiziari, abuso d'ufficio, riciclaggio, autoriciciclaggio, falso in atto pubblico. 
Galiano era stato arrestato il 28 gennaio scorso insieme ad altre cinque persone, ha nelle scorse ore ottenuto i domiciliari.
Sono attualmente sottoposti a misura, sempre ai domiciliari, il consulente, ritenuto suo braccio destro, Oreste Pepe Milizia, l'imprenditore del settore surgelati Massimo Bianco, l'ex moglie e avvocata, Federica Spina, e l'avvocato Francesco Bianco. E' subito tornata in libertà, dopo l'interrogatorio dinanzi al gip, Annalisa Formosi, presidente dell'ordine degli Ingegneri di Brindisi.

L'inchiesta

Con l'avviso di conclusione delle indagini preliminari il procuratore di Potenza, Francesco Curcio e la sostituta Sarah Masecchia, hanno confermato l'impostazione accusatoria iniziale per tutti gli indagati, tranne che per un magistrato per cui le ipotesi di abuso d'ufficio si sono prescritte.

Secondo quanto emerso da approfondimenti dei militari della guardia di finanza di Brindisi, il giudice Galiano avrebbe ricevuto per sé parte dei risarcimenti del danno concessi dalle assicurazioni in due cause civili: una del 2007, che si era occupata della morte di una ragazza di 23 anni, e un giudizio su bambino nato con traumi permanenti per colpa medica. Nel primo caso 300.000 euro sarebbero stati messi a disponibilità del giudice attraverso il conto intestato alla suocera. Nel secondo, l'importo ricevuto ammonterebbe a 150.000 euro. Le indagini si sono anche concentrate su un giro di sponsorizzazioni ruotate attorno alle imprese sportive della barca di Galiano e a un consistente numero di consulenze concesse a professionisti “amici” nell'ambito dell'attività della sezione fallimentare del tribunale di Brindisi.

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