Non c'è il medico: in ospedale la notte salta il servizio di Radiologia

Il dibattito sollevato dal presidente dell’Ordine dei Medici,
Arturo Oliva, secondo il quale la mancanza di camici bianchi e una
dose di cattiva organizzazione sarebbero tra i mali principali cui
imputare standard e livelli non proprio all’altezza delle
aspettative riposte nel sistema sanitario locale, potrebbe aver
trovato un ulteriore elemento di conferma: sabato notte, infatti,
il servizio di Radiologia dell’ospedale Dario Camberlingo di
Francavilla Fontana è stato chiuso proprio a causa della
mancanza di professionisti in grado di garantire la presa in carico
degli eventuali pazienti. I radiologi presenti nella pianta
organica dell’ospedale di primo livello, infatti, sono solo
tre, numero insufficiente a garantire un servizio h24 in caso di
assenza di uno dei medici: tutti i casi che avessero richiesto un
intervento di Radiologia che si fossero presentati al Camberlingo
nelle ore notturne, quindi, sarebbero stati dirottati al
“Perrino” di Brindisi. Fortunatamente, tutto è
andato liscio e nessuna emergenza si è presentata durante la
notte di sabato, ma il problema non è questo.
La situazione che riguarda la Radiologia francavillese traduce in fatti il discorso del presidente dei medici brindisini che ha denunciato come la carenza di camici bianchi infici l’intero servizio, soprattutto per quello che riguarda i volumi e gli esiti che poi passano al vaglio dei vertici regionali della sanità: dall’analisi di questi indici, i piani alti del sistema regionale mettono a punto le strategie che ogni territorio deve perseguire. Se, ad esempio, una struttura non dovesse raggiungere gli obiettivi fissati in fase di programmazione, il suo destino potrebbe essere a rischio; ma se, che è l’obiezione di Oliva, non si mettono in condizione gli operatori impegnati in un presidio di lavorare come si deve, la colpa non può ricadere sul territorio.
L’intricato scenario appare come il più classico dei circoli viziosi: un qualsiasi ospedale potrebbe essere declassato poiché non raggiunge gli standard minimi di produttività ma, in realtà, non centra gli obiettivi poiché carente dal
La situazione che riguarda la Radiologia francavillese traduce in fatti il discorso del presidente dei medici brindisini che ha denunciato come la carenza di camici bianchi infici l’intero servizio, soprattutto per quello che riguarda i volumi e gli esiti che poi passano al vaglio dei vertici regionali della sanità: dall’analisi di questi indici, i piani alti del sistema regionale mettono a punto le strategie che ogni territorio deve perseguire. Se, ad esempio, una struttura non dovesse raggiungere gli obiettivi fissati in fase di programmazione, il suo destino potrebbe essere a rischio; ma se, che è l’obiezione di Oliva, non si mettono in condizione gli operatori impegnati in un presidio di lavorare come si deve, la colpa non può ricadere sul territorio.
L’intricato scenario appare come il più classico dei circoli viziosi: un qualsiasi ospedale potrebbe essere declassato poiché non raggiunge gli standard minimi di produttività ma, in realtà, non centra gli obiettivi poiché carente dal
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Lunedì 9 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 07:20
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