A Brindisi due "fuoriusciti" con l'opposizione. Raccolta di firme per far cadere la giunta Rossi: sono 15, ne servono 17

A Brindisi due "fuoriusciti" con l'opposizione. Raccolta di firme per far cadere la giunta Rossi: sono 15, ne servono 17
di Francesco Ribezzo PICCININ
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Lunedì 29 Marzo 2021, 21:46 - Ultimo aggiornamento: 22:09

BRINDISI - Opposizione al lavoro per cercare di far cadere il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi. Il tentativo ricorda quello messo in atto nei confronti della sindaca Angela Carluccio nel 2017: l'obiettivo, infatti, sarebbe quello di ottenere le dimissioni contestuali, di fronte ad un notaio, di almeno 17 consiglieri comunali. L'opposizione, allo stato attuale, ne conta 14 ma secondo le indiscrezioni delle ultime ore un esponente della maggioranza avrebbe già dato la propria disponibilità, portando così il numero a 15. A questo punto, dunque, agli organizzatori del tentativo di disarcionare Rossi basterebbero altri due “scontenti” di maggioranza. Un numero che, a giudicare dalle reazioni alla formazione della nuova giunta ma soprattutto alle polemiche continue tra il sindaco ed il consigliere Fabiano Amati (che in città ha diversi sostenitori), non sembra così impossibile da raggiungere.

L'INIZIATIVA PARALLELA

Il tentativo di sfiduciare il sindaco e la sua amministrazione fa seguito alla petizione, lanciata qualche settimana fa dal gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, per “liberare la città dai Rossi che la stanno inesorabilmente danneggiando, forse in maniera irrecuperabile”. A quasi tre anni dall'insediamento, sostiene FdI, rappresentata in consiglio comunale da Massimiliano Oggiano, “ci ritroviamo con una giunta che ha cambiato si la storia ma in peggio: bandi di finanziamento perduti, industria al palo, emigrazione giovanile, posizioni ideologiche distruttive, porto indirizzato a divenire una palude economica, depauperamento del patrimonio cittadino, mancato rilancio del commercio, Pug mai visto, problemi contrade abbandonate, silenzio sulla prossima ed imminente decarbonizzazione, agricoltura non pervenuta”.

Un appello online sostenuto da 857 persone.

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