Savelletri, chiosco bar in riva al mare distrutto da un incendio: torna l'ombra del racket

Savelletri, chiosco bar in riva al mare distrutto da un incendio: torna l'ombra del racket
di Alfonso SPAGNULO
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Venerdì 24 Settembre 2021, 10:59 - Ultimo aggiornamento: 11:17

FASANO - E’ andato completamente distrutto a causa di un incendio verificatosi nella notte scorsa il noto locale “Mareducato” ubicato all’ingresso di Savelletri. Si tratta di un caratteristico chiringuito ideato e gestito da una giovane imprenditore fasanese, aperto per la prima volta all’inizio di questa estate, che ha rappresentato il posto di attrazione per eccellenza della estate 2021 e che ha calamitato l’attenzione di migliaia di visitatori. L'incendio – sulla cui natura sono in corso indagini – ha completamente distrutto il chiosco e una caratteristica Ape che era allocata all’interno. Il rogo si è sviluppato intorno all’una. Sul posto sono dapprima giunti i Carabinieri della compagnia di Fasano e a seguire i Vigili del Fuoco del distaccamento di Ostuni che hanno spento le fiamme e messo in sicurezza l’intera area.

 

Le indagini

In attesa che l'attività investigativa faccia chiarezza sulla matrice del rogo, torna l'incubo del racket. A distanza di due anni dalla stagione più buia, chiusa dopo che gli investigatori dell’Arma avevano documentato numerosi episodi incendiari avvenuti nel territorio del Comune di Fasano negli anni 2019 e 2020 e in particolare quelli che avevano colpito, in diverse occasioni, il pub “ Ciporti”. Episodi che avevano determinato grande paura tra i residenti e i commercianti fasanesi e grande impegno da parte dei Carabinieri. Il 22 ottobre 2020 i Carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Fasano, coadiuvati dai Carabinieri del nucleo cinofili di Modugno e dello Squadrone eliportato cacciatori “Puglia”, diedero esecuzione, dopo una lunga e articolata indagine, a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Brindisi, su richiesta della locale Procura, nei confronti di 9 persone (3 in carcere, 2 ai domiciliari e 4 obblighi di dimora), tutte di Fasano e già note alle forze dell’ordine, finite sotto processo per estorsione aggravata, incendio, detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, ricettazione e furto aggravato di autovetture.

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