Rubano videocamere e fuggono con la prova del furto: l'hard disk ha memorizzato tutto

Il materiale ribato e sequestrato dai carabinieri
Il materiale ribato e sequestrato dai carabinieri
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Mercoledì 10 Ottobre 2018, 18:47 - Ultimo aggiornamento: 19:59
Furto nella notte tra martedì e mercoledì in un’azienda agricola di Fasano, in provincia di Brindisi. I carabinieri dopo un breve inseguimento di un’auto sospetta, sono riusciti a bloccare una banda (composta da tre persone di Fasano e una di Cisternino) che a bordo di un’Audi A4 station wagon trasportava nel bagagliaio un impianto di videosorveglianza, completo e perfettamente funzionante. Ad “incastrare” il gruppo, formato da Leonardo Schena, di 54 anni, Silvio Crescanza, di 33 anni, Stefano Caramia, di 41 anni e Pietro Susca, di 57 anni, è stato il contenuto di un hard disk rubato poco prima e trasportato in auto: l’esame delle immagini registrate all’interno hanno infatti permesso agli investigatori a individuare l’azienda agricola oggetto del furto, nonché tutte le operazioni espletate dai quattro arrestati, tra cui la rottura di un lucchetto di chiusura di una porta che ha poi consentito l’accesso ad un capannone. In particolare, i carabinieri (che si erano messi all’inseguimento dell’Audi perché insospettiti da un’anomala manovra e dal comportamento degli occupanti che si erano sfilati qualcosa dal capo) hanno rinvenuto nel bagagliaio quattro telecamere con cablature varie, fili elettrici, un hard disk (quello poi esaminato) compatibile con le videocamere, un alimentatore di corrente, una matassa di cavo elettrico, arnesi da scasso e un coltello di genere proibito e con una lama di 13 centimetri, tre passamontagna e uno spray urticante da difesa personale.
 
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