Nuova lista 5 Stelle per le amministrative, ora la partita è a due

Nuova lista 5 Stelle per le amministrative, ora la partita è a due
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Martedì 23 Gennaio 2018, 05:35 - Ultimo aggiornamento: 11:22
«Spero proprio che non ci sia il rischio di arrivare alle elezioni amministrative senza una lista del Movimento 5 Stelle. Mi dispiacerebbe, visto che i gruppi stanno lavorando molto bene da tanto tempo. Come sempre c’è un programma che si sta cercando di migliorare anche in virtù dell’esperienza passata».
Sembra ottimista il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Gianluca Bozzetti che, archiviata da qualche ora la movimentata tornata delle parlamentarie, torna a pensare alle prossime elezioni amministrative. Che - fatta la tara della scaramanzia di Bozzetti - quasi certamente vedrà una lista a 5 Stelle concorrere per la guida della città di Brindisi.
Il motivo è presto detto. Oltre a quella che vede come aspirante candidato sindaco l’avvocato Fabio Leoci, infatti, dovrebbe essere già pronta un’altra lista. Anzi, secondo indiscrezioni anche più pronta della prima, almeno per quanto riguarda le candidature al consiglio comunale. Per quanto riguarda l’aspirante primo cittadino, invece, allo stato attuale il nome non esisterebbe ancora.
Dovrebbe toccare, quindi, ai militanti questa scelta. Un po’ come accaduto con Leoci, anche se in questo caso si parla dell’ex meetup “5 Stelle Uniti per Brindisi”, proprio quello che fa riferimento al consigliere regionale Bozzetti.
La prima lista, invece, ovvero quella messa insieme dai militanti del gruppo “Brindisi 2018”, ha già un candidato sindaco - avendo scelto Leoci piuttosto che l’altro aspirante primo cittadino, ovvero il giornalista Fabio Mollica - ma sarebbe ancora completa, sempre secondo indiscrezioni non confermate ufficialmente, dal punto di vista dei candidati al consiglio comunale.
Non solo. Dal Movimento, infatti, più di qualcuno fa notare che Leoci in diverse occasioni avrebbe preso posizione contro un portavoce del M5s, per la precisione proprio il consigliere regionale Bozzetti, cosa che già di per sé rappresenterebbe motivo di esclusione secondo le regole pentastellate.
 
Ad ogni modo, i termini per la consegna di tutta la documentazione da sottoporre allo staff nazionale del Movimento 5 Stelle prevedono la scadenza il 30 di questo mese. Dunque restano ancora pochi giorni per completare tutte le procedure ed inviare allo staff tutte le carte necessarie. A quel punto, poi, non resterà che aspettare.
Tutto, infatti, sarà nelle mani dello staff nazionale, che dovrà vagliare uno per uno tutti i profili dei candidati al consiglio comunale e dell’aspirante candidato sindaco, in modo da verificare la rispondenza delle loro caratteristiche con le regole ed il codice etico del Movimento 5 Stelle.
Detto questo, però, non esiste la possibilità che tutte e due le liste possano fregiarsi del logo M5S. Solo una delle due, con il suo candidato sindaco, sarà la lista ufficiale del Movimento. Gli “esclusi” invece avranno due possibilità: presentarsi come semplice civica oppure fare un passo indietro ed appoggiare la lista certificata dallo staff nazionale dei 5 Stelle.
Se le cose andranno, come pare, effettivamente in questo modo, si riproporrà a Brindisi la stessa frattura del 2016, quando i rappresentanti dei meetup presenti in città, muovendosi autonomamente, misero insieme due liste con altrettanti aspiranti alla carica di sindaco. Il gruppo che puntava sulla candidatura di Fabio Mollica, tuttavia, alla fine decise di fare un passo indietro e di rinunciare alla presentazione della lista, lasciando così spazio ai “5 Stelle Uniti per Brindisi”, la cui lista risultò alle elezioni amministrative la prima in assoluto in città, facendo registrare il record di preferenze nella storia pentastellata in Puglia.
Il candidato sindaco in quell’occasione era lo stesso Stefano Alparone che è rimasto tagliato fuori, nei giorni scorsi, dalle parlamentarie a causa della selezione del cosiddetto “filtro di qualità”. Nonostante il risultato positivo, però, i pentastellati non riuscirono neanche ad arrivare al ballottaggio anche se, per la prima volta nella storia di Brindisi, piazzarono due di loro all’interno del consiglio comunale.
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