Solo avanzi per 18 anni: 37enne assoggettata da marito e suocera

La caserma dei carabinieri di Ceglie
La caserma dei carabinieri di Ceglie
di Maria GIOIA
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Giovedì 13 Giugno 2019, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 18:06
CEGLIE MESSAPICA -  Costretta a mangiare per anni solo gli avanzi del pasto consumato dal marito e dalla suocera. Storia di abusi e degrado a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, dove  hanno dato esecuzione ad provvedimento della magistratura che costringe i congiunti a stare lontani dalla donna, una 37enne del luogo. Marito e suocera, di 38 e e 58 anni,  sono indagati per il reato di maltrattamenti in concorso. 

I due indagati hanno avuto nei confronti della povera donna  condotte aggressive, con minacce e maltrattamenti. Tra le altre vessazioni subite,  le veniva imposto cosa mangiare e cosa cucinare, spesse volte era costretta a mangiare gli avanzi dei pasti consumati da altri familiari.  Dall’angoscioso racconto della donna è emerso che anche in altre circostanze, da almeno 18 anni, è stata oggetto di percosse, mentre alla fine del mese di maggio scorso è stata minacciata di morte con un coltello e privata dei documenti d’identità. Il provvedimento di divieto nei confronti dei due è quello di mantenersi a una distanza di 500 metri dalla donna con l’ulteriore precisazione di non comunicare attraverso qualsiasi mezzo neppure in forma scritta o a mezzo del telefono o della rete internet. Quindi, neppure chat o messaggi.
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