Donna muore in ospedale, il figlio aggredisce i medici che gli impediscono l'ingresso

Donna muore in ospedale, il figlio aggredisce i medici che gli impediscono l'ingresso
di Maria Chiara CRISCUOLO
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Domenica 30 Gennaio 2022, 17:36 - Ultimo aggiornamento: 31 Gennaio, 08:15

BRINDISI - Il malore improvviso, la corsa disperata verso il pronto soccorso dell'ospedale "Perrino". A nulla sono valsi i tentativi dei medici del nosocomio di Brindisi di strappare alla morte una 52enne. La donna è arrivata al pronto soccorso questa mattina in condizioni disperate. Subito sottoposta al tampone è risultata positiva al Covid 19. Intorno alle 12 il tragico epilogo. La donna è deceduta per un arresto cardiaco. Ai medici il difficile compito di comunicare ai familiari quanto accaduto. Nessuno avrebbe mai immaginato cosa sarebbe accaduto poco dopo. Il figlio della donna deceduta ha aggredito con calci e pugni il medico di turno a quanto pare per avergli impedto l'ingresso (in quanto contatti stretti della vittima). Gli altri sanitari presenti hanno subito allertato i vigilantes e sul posto sono giunti pochi minuti dopo anche alcune volanti della polizia e gli agenti della polizia locale.  

La notizia

Ha suscitato molte reazioni di indignazione. «L’ennesima aggressione ai danni dei sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino, - ha commentato Mauro Vizzino, presidente commissione Sanità della Regione Puglia - avvenuta stamane, costituisce la conferma della assoluta necessità di garantire sicurezza a chi mette a repentaglio la propria vita per tentare di salvare quella degli altri. Non è immaginabile continuare ad inviare al “fronte”, medici, infermieri ed ausiliari - a cui va la mia convinta solidarietà - senza assicurargli condizioni di salvaguardia della propria incolumità.

Ed in questo l’apporto permanente delle forze dell’ordine non è più rinviabile.Tra l’altro, l’aggressione odierna, come quelle accadute in precedenza, non può essere in alcun modo giustificata con il livello di congestione della struttura ospedaliera. Gli autori vanno puniti».

«La situazione è difficile e critica, e, nonostante tutto, il personale continua a svolgere il proprio turno di lavoro (come ha continuato a farlo il Medico di stamattina) . - gli fa eco Pancrazio Tedesco, della Cgil Brindisi - Questo ci rende orgogliosi della grande squadra di professionisti che ogni giorno, pur nel silenzio, persegue il proprio dovere con passione e competenza. Il nostro ringraziamento va ovviamente anche al personale delle Forze dell’Ordine per il sostegno che da sempre, e non ultimo stamattina nei locali del Pronto Soccorso per bloccare la vivace protesta dei familiari della donna deceduta».

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