Deposito Gnl Edison: ok dei vigili del fuoco al progetto e nuovo ricorso di Rossi al Tar

Deposito Gnl Edison: ok dei vigili del fuoco al progetto e nuovo ricorso di Rossi al Tar
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 18 Febbraio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:53

Nuovo ricorso al Tar, per motivi aggiunti, contro il deposito di gas naturale che Edison vuole realizzare a Costa Morena Est. Il 27 gennaio scorso, infatti, il Comitato tecnico regionale della Puglia ha espresso parere favorevole, con prescrizioni, ha dato il via libera al nulla osta di fattibilità per il progetto del deposito costiero “small scale” di gas naturale. E proprio contro questo provvedimento il Comune, che già aveva contestato il decreto interministeriale di autorizzazione all’installazione ed esercizio dell’impianto, ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo regionale, su proposta dell’avvocato Rubina Ruggiero, alla quale l’ente aveva già affidato l’incarico per il ricorso principale.
Il via libera al progetto, con decreto interministeriale dei ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, è arrivato circa un anno fa. La richiesta era stata presentata la prima volta da Edison il 18 dicembre del 2019 e, dopo il ritiro di quest’ultima, ancora una volta il 9 marzo del 2021. Lo scopo è quello di realizzare nel porto di Brindisi “in posizione prossima del varco di accesso Morena Est, in un’area attualmente libera da impianti, un deposito costiero di stoccaggio di gas naturale liquefatto (Gnl), che sarà costituito da un serbatoio verticale a pressione atmosferica di capacità 19.500 metri cubi e la banchina di riferimento per l’ormeggio delle metaniere sarà il molo di Costa Morena Est. Il progetto prevede la realizzazione degli interventi infrastrutturali e impiantistici necessari a consentire: l’attracco di navi metaniere per lo scarico del Gnl al deposito aventi capacità di carico fino a circa 30.000 metri cubi; l’attracco di navi metaniere (bettoline) per il carico di Gnl dal deposito aventi capacità di carico minimo di 1.000 metri cubi; il trasferimento del prodotto liquido (Gnl) dalle navi gasiere al serbatoio di stoccaggio e da quest’ultimo alle bettoline (“terminal to ship”), attraverso bracci di carico”.

Il progetto

L’iter prevedeva l’ascolto dei vari enti coinvolti, tra i quali Comune, Provincia, Asi, Autorità di sistema portuale del mare Adriatico meridionale, Consiglio superiore dei lavori pubblici, vari ministeri, Agenzia delle dogane ed altri ancora. E sulla carta Comune e Provincia hanno espresso parere positivo anche se, in realtà, nei documenti inviati è chiaro il “no” all’impianto. Questo perché i due pareri sono stati considerati “non pervenuti”, facendo scattare così il silenzio assenso. In particolare, il parere del Comune non sarebbe stato ritenuto valido in quanto non il consiglio comunale, per mancanza del numero legale, non si era espresso mentre era stata inviata al ministero una delibera di giunta contenente la “presa d’atto del parere espresso dai dirigenti competenti in relazione ai profili tecnici sottesi”. Al contrario, il parere della Provincia non sarebbe stato considerato valido, sosteneva il ministero, perché “avrebbe dovuto essere reso attraverso il parere dei competenti settori, così come prevede l’articolo 10 dello statuto della Provincia di Brindisi e che il decreto della presidenza riporta considerazioni anche su materie la cui competenza non è dell’ente provinciale”.
Dopo l’autorizzazione ministeriale, la Regione ha concesso l’intesa, con sommo dispiacere del sindaco Rossi. La cui amministrazione ha prima contestato di fronte al Tar proprio il decreto interministeriale e poi, nei giorni scorsi, con motivi aggiunti, il Nulla osta di fattibilità.

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