Un biglietto per Brindisi grazie al tam-tam sul Web: e Damiano può tornare a casa

Damiano sulla panchina di parco Sempione (foto dal gruppo Facebook "Un terrone a Milano")
Damiano sulla panchina di parco Sempione (foto dal gruppo Facebook "Un terrone a Milano")
di Alessandro CELLINI
3 Minuti di Lettura
Venerdì 24 Dicembre 2021, 05:00

«Guarda, la mano cammina da sola». Ed è una mano ferma, nonostante l’età, nonostante gli acciacchi, nonostante il freddo di Milano. Cammina su un foglio bianco, la mano di Damiano, artista brindisino di 67 anni trapiantato nel capoluogo lombardo un po’ per necessità, un po’ per caso. Vorrebbe tornare nella sua Brindisi, ora che tra l’altro a Milano non ha un tetto sulla testa. Ma anche un viaggio verso casa rimane solo un sogno quando si guarda nelle tasche e ritrova nient’altro che spiccioli. I suoi disegni - quadri, come li chiama lui - sono esposti su una panchina di parco Sempione, a due passi dall’Arco della Pace. Ed è qui che l’ha conosciuto Stefano, un ventisettenne di Salerno che ha preso talmente a cuore la sua storia da organizzare una raccolta fondi sulla pagina Facebook “Un terrone a Milano” per comprargli un biglietto aereo per Brindisi.

La storia

«Mi ero fermato per comprare un quadro, mi sono ritrovato con un altro nonno», ha scritto ieri Stefano commentando la foto di Damiano che varca la porta scorrevole degli arrivi all’aeroporto di Brindisi. «Grazie a tutte le persone che hanno dato una mano comprando i suoi quadri o semplicemente condividendo. Mi avete scritto in tantissimi ma ora quello che dovevamo fare l’abbiamo fatto e ci sarà modo per mettere i suoi quadri online». L’artista è tornato nella sua Brindisi, dunque. E tutto grazie a un gruppetto di ragazzi che hanno seguito la sua storia su Facebook e hanno messo mano al portafogli - chi per comprare un quadro presentandosi di persona a parco Sempione, chi aderendo a una raccolta fondi organizzata in fretta e furia dal ragazzo - permettendo a Damiano di passare le feste in famiglia. Non prima di sciogliersi in un pianto - «ma è un pianto di gioia», assicura - alla notizia dell’acquisto del biglietto.

La solidarietà sul Web

Una panchina all’ingresso di uno dei parchi più grandi di Milano è la sua galleria d’arte. Damiano disegna su fogli colorati, e la sua tecnica è sorprendente. Sulla carta campeggiano i luoghi più noti del Belpaese, dal Castello Sforzesco di Milano alla cupola di San Pietro a Roma, passando per uno splendido scorcio di Verona. Gli affari dell’artista brindisino, va detto, decollano da quando Stefano ha deciso di dargli un po’ di visibilità attraverso la sua pagina Facebook. E così è riuscito anche a tirare su qualche soldo per ripagare «qualche piccolo debito, niente di che. Sono stato sfortunato, qualche errore l’ho fatto, per carità». Ma la somma necessaria per tornare a casa è arrivata grazie alla generosità del popolo della Rete. «L’ho convinto a mettere da parte l’orgoglio per organizzare questa raccolta fondi», spiega Stefano. «Uno dei suoi bellissimi disegni ha attirato la mia attenzione - spiega il ragazzo, ricordando il giorno in cui si sono incontrati per la prima volta - così mi sono avvicinato e, non so bene perché, ma mi ha iniziato a raccontare la sua incredibile storia.

Mi ha detto che non ha un posto dove dormire e che, al contrario di quando era a Roma o a Napoli, a Milano sta vendendo pochissimi disegni e che per stare in zone più centrali gli hanno chiesto tanti soldi. Mi ha anche detto che lui non vuole chiedere elemosina perché, come diceva il nonno: “Nu paninu vacante fatiatu teni chiù sapori ti nu paninu mbuttitu rigalatu”. Damiano è felice quando disegna, quando le persone acquistano le sue opere e lui può permettersi un pasto caldo grazie alla sua arte». Ora la sua arte gli ha permesso di tornare a Brindisi. Per rimanerci. Perché nemmeno a 67 anni si è troppo grandi per ricominciare.

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