Crisi del lavoro, a Brindisi il Pnrr l'ultimo salvagente: «Sì a progetti mirati e concreti»

Crisi del lavoro, a Brindisi il Pnrr l'ultimo salvagente: «Sì a progetti mirati e concreti»
di Francesco TRINCHERA
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Martedì 22 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:18

Tra la creazione di strumenti per fare il punto sulle risorse a disposizione (Pnrr, del Cis e Ue) ed incontri mirati, si programmano i primi passi verso la messa a sistema delle proposte per dare una risposta alle tante vertenze occupazionali con le quali il territorio brindisino si trova a dover fare i conti. Ieri mattina, infatti si è tenuto il tavolo territoriale organizzato dalla Prefettura tra istituzioni, sigle sindacali ed associazioni di categoria.

L’incontro, moderato dal prefetto Carolina Bellantoni, si è svolto all’interno della sala conferenze dell’Autorità di Sistema portuale: erano presenti alcuni dei parlamentari del territorio come Mauro D’Attis per Forza Italia, Anna Rita Tateo per la Lega, Patty L’Abbate e Gianluca Aresta per il Movimento 5 stelle e sindaci come quello del comune capoluogo, Riccardo Rossi, e di Fasano, Francesco Zaccaria, e rappresentanti del mondo del lavoro dal lato sindacale e produttivo.

Ciascuno di loro ha portato le proprie istanze e non sono mancati anche i confronti dai toni accesi, come nel botta e risposta tra Rossi ed il presidente di Confindustria Gabriele Menotti Lippolis, nel corso dell’intervento di quest’ultimo.

L'esito dell'incontro

Al termine di una discussione che si è articolata nell’arco di oltre due ore e mezza, in ogni caso, sono state prese alcune decisioni che hanno riguardato soprattutto le prospettive che arriveranno attraverso il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), con l’intento di creare una sorta di database degli interventi che si intendono fare sul territorio nelle sue diverse sfaccettature: saranno quindi coinvolti gli enti locali e le loro progettualità ma anche altre realtà che vanno da Ferrovie dello Stato alle Asl. Tra le altre cose, è stato auspicato anche l’avvio di tavoli più ristretti per ogni specifico argomento, che consentano di focalizzarsi e non disperdere le proposte. Le direttrici generali su cui ci si muoverà sono state tracciate anche prima dell’incontro. 
Da parte del prefetto, c’è stata la rivendicazione di un ruolo di coordinamento, lasciando la programmazione vera e propria agli altri attori in campo. Bellantoni, infatti, ha auspicato che si giunga a “una piattaforma di obiettivi concreti, pochi ma utili” che possano essere sottoposti agli organi centrali, sia sugli obiettivi che riguardano il Piano nazionale di ripresa e resilienza che sulle altre piattaforme attivate e che dovrebbero richiedere una maggiore programmazione. Non manca l’attenzione a possibili allarmi di ordine sociale
«I brindisini – ha concluso il prefetto – sono persone molto tolleranti ed assolutamente non violente, noi cerchiamo sempre di tenere la pace sociale nonostante le gravi difficoltà che i lavoratori stanno affrontando». 

L'attacco di Rossi al Governo

Prima e durante l’incontro anche Rossi aveva spiegato che, secondo la sua visione, è necessario che il governo si presenti al confronto con il territorio, anche per il fatto che le varie realtà imprenditoriali hanno proprio lo stato come azionista. «Altrimenti – ha rilevato - ce la cantiamo e ce la suoniamo fra di noi».
Il primo cittadino brindisino, in questo contesto, ha rimarcato l’assenza di Brindisi dalla ripartizione del Just Transition Fund, e più in generale ha auspicato che si arrivi a dei piani industriali per le diverse realtà presenti sul territorio. A margine hanno tirato le somme anche D’Attis, che ha annunciato un momento di confronto con esponenti del governo come il ministro per il Lavoro Andrea Orlando (assieme a Rossi), guardando a come utilizzare gli ammortizzatori sociali, ed il viceministro allo Sviluppo Economico Gilberto Pichetto Fratin, nell’ottica di possibili investimenti sul territorio. Più in generale l’invito è ad abbandonare “la politica dei ‘no’” che si deve sostituire con quella dei sì, anche nell’ambito degli investimenti. Leoci, invece, si è soffermato sulla necessità “di unire le forze, oltre alle divergenze politiche, e portare le problematiche del lavoro di Brindisi all’attenzione del governo”, a partire dalla crisi dell’aerospazio, guardando con favore ai tavoli settoriali per trovare subito soluzioni concrete ai problemi economici della nostra provincia.

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