«Anche la costa Nord di Brindisi nell'area Zes»: così si vuole favorire il turismo

«Anche la costa Nord di Brindisi nell'area Zes»: così si vuole favorire il turismo
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Sabato 25 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:12

Contratto istituzionale di sviluppo e Zona economica speciale a braccetto? L’ordine del giorno proposto dal capogruppo di Fratelli d’Italia Massimiliano Oggiano e votato all’unanimità da tutto il consiglio comunale potrebbe mettere insieme due degli interventi messi in campo per favorire lo sviluppo economico di Brindisi. L’idea è semplice ma ha le potenzialità per rivelarsi efficace: potenziare ulteriormente la valorizzazione della costa in termini di fruizione turistica, che è alla base del Cis, grazie alle semplificazioni amministrative ed ai tagli di tasse e imposte previsti dalle Zes.

Il voto in Consiglio

L’ordine del giorno, in sostanza, “impegna il sindaco e la giunta, di concerto con gli altri enti pubblici e territoriali interessati, ad attivarsi nei confronti del commissario straordinario della Zes Adriatica interregionale Puglia-Molise, chiedendo allo stesso di assumere l’iniziativa di ri-perimetrare l’area Zes di Brindisi al fine di utilizzare gli ettari recuperati o aggiuntivi per realizzare sulla costa nord una Zes dedicata all’industria del turismo”.
Proprio rispetto al Cis, il capogruppo consiliare Gabriele Antonino ed il segretario cittadino Vito Birgitta, dopo avere espresso la loro soddisfazione per il finanziamento di progetti per 52 milioni di euro, fanno notare che per rendere «oltre che bella anche attrattiva la nostra città per coloro che vogliano effettuarvi investimenti produttivi», anche nel settore del turismo ed anche in riferimento all’area costiera, è necessario «dotarsi di strumenti idonei, a partire dal Piano urbanistico generale, per favorire e rendere possibile questi investimenti. E su questo versante non possiamo dichiararci soddisfatti se l’ipotesi di consentire la realizzazione di strutture ricettive sulla nostra costa continua ad essere considerata una “amenità”».

L'arma delle varianti

Ed è proprio qui che entra in gioco un dettaglio poco “pubblicizzato” della proposta di Oggiano. Il commissario straordinario della Zes, infatti, tra i vari poteri ha anche quello di adottare varianti in deroga agli strumenti urbanistici vigenti. Il che vuol dire, oltre al vecchio Piano regolatore, anche al Piano paesaggistico territoriale regionale, che recentemente è entrato nel dibattito politico ed è stato indicato tra le cause dell’impossibilità di realizzare nuove attività - di incoming ma non solo - lungo il litorale che proprio dal Pptr viene indicato praticamente in maniera esclusiva come area a destinazione agricola.

Le posizioni

Ed è qui che nascono le diversità di vedute tra maggioranza ed opposizione. Da un lato, l’amministrazione comunale che, come ha ribadito in diverse occasioni il sindaco, punta sul consumo di suolo zero e di conseguenza sul recupero dell’esistente per realizzare strutture ricettive: Acque Chiare e Babylandia in primis. Ma, come evidenziato anche dalla scheda Cis relativa alla costa nord, sono considerati anche “gli insediamenti prossimi alle consistenze archeologiche di Giancola e Apani” ed il “grande insediamento di contrada Betlemme”. Queste aree, sostiene infatti l’amministrazione, “potranno offrire strutture e spazi per l’ospitalità turistica, i servizi di somministrazione e di supporto alla fruizione del bene mare, e dei beni naturalistici e storico-culturali di cui la costa nord, fino all’ambito portuale e urbano, è largamente dotata, promuovendo interventi di riqualificazione da attuare esclusivamente con sistemi di bioedilizia e per il risparmio energetico, senza alcun ulteriore consumo di suolo”.
In particolare, si legge ancora nella scheda Cis relativa alla costa nord, “l’area del complesso Acque Chiare potrà essere potenziata con la previsione di un’area campeggio e per la sosta dei camper, che potranno fruire dei servizi già esistenti nel complesso da riqualificare”.
L’opposizione, al contrario, ritiene tutto questo insufficiente ed è dell’idea che si debbano mettere a disposizione per la realizzazione di strutture ricettive di alto livello anche altre aree sulla costa nord. Non a caso la posizione dell’amministrazione è stata fortemente criticata proprio dal capogruppo di Fratelli d’Italia, definita come il frutto di una «visione ideologica».

E anche il consigliere comunale di Forza Italia Gianluca Quarta ha stigmatizzato la posizione del sindaco rispetto al “no” a nuovi villaggi turistici ed altre “amenità”, come erano state definite da Rossi. «Una frase che, oltre a denotare una mancata conoscenza dell’industria turistica, conferma - per Quarta - la visione bucolica di città di questa amministrazione, intenta a coltivare povertà e slogan buoni per ogni stagione, come quello dell’università».

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