Consorzio Asi, Camera di commercio di Brindisi resta fuori dal Consiglio di amministrazione. Ricorso annunciato

La sede Asi di Brindisi
La sede Asi di Brindisi
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Domenica 31 Ottobre 2021, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 11:22

Non ha formalizzato il proprio voto, preannunciando un possibile ricorso alla giustizia amministrativa, il presidente della Camera di commercio Antonio D’Amore. Il riferimento è all’assemblea dei soci del consorzio Asi, composta dai Comuni di Brindisi, Ostuni, Francavilla Fontana e Fasano, dalla Provincia e, per l’appunto, dall’ente camerale brindisino. Nelle scorse ore, infatti, i soci hanno votato il nuovo consiglio di amministrazione, confermando poi alla presidenza Vittorio Rina. Ma per un posto all’interno del cda c’erano state, sebbene non formalizzate, anche altre candidature, in particolare sull’asse Brindisi-Francavilla Fontana. Alla fine, proprio in quest’ambito era emerso il nome di D’Amore. Che, tuttavia, era stato ritenuto incompatibile a causa del ruolo ricoperto, ovvero commissario della Camera di commercio di Brindisi. E così, secondo le ricostruzioni, alla fine, al momento del voto lo stesso D’Amore, in rappresentanza dell’ente camerale, avrebbe rinunciato ad esprimere formalmente la propria preferenza, preannunciando un ricorso alla giustizia amministrativa.

E così, poco dopo, l’assemblea dei soci composta da Riccardo Rossi, in rappresentanza di Comune di Brindisi e Provincia; Antonello Denuzzo, in rappresentanza di Francavilla; Francesco Zaccaria, in rappresentanza di Fasano; e Guglielmo Cavallo, in rappresentanzadi Ostuni, ha deliberato sulla composizione del cda: il brindisino Vittorio Rina, la francavillese Martina Landolfa ed il fasanese Giacomo Rosato. La scelta per la presidenza del consiglio di amministrazione è ricaduta, ancora una volta, su Rina, che già era stato nominato presidente l’8 aprile scorso dopo le dimissioni del suo predecessore Domenico Bianco.

Nel corso della stessa assemblea, tra l’altro, è stato anche approvato il Piano triennale delle attività 2022-2024, oltre che il Piano economico finanziario del 2022. Subito dopo, il riconfermato presidente «nel ringraziare i soci consortili per la rinnovata fiducia ed i consiglieri uscenti per la proficua collaborazione fornita, augura buon lavoro ai nuovi componenti il consiglio di amministrazione».

I precedenti

Ma le tensioni durante l’assemblea ripropongono un rapporto non particolarmente idilliaco tra il sindaco Rossi ed il commissario della Camera di commercio, già presidente di Confesercenti. Del resto, proprio nell’ambito della vicenda del commissariamento dell’ente camerale, D’Amore aveva più volte chiesto un intervento di Rossi a difesa dell’autonomia brindisina, messa a rischio dalla nomina di Gianfranco Chiarelli a commissario unico delle Camere di commercio di Taranto e Brindisi. Ma anche quando D’Amore era presidente di Confesercenti non mancavano le scintille. Come, ad esempio, in occasione della decisione di chiudere al traffico, nelle ore serali e durante il periodo estivo, il centro storico. In quel caso, insieme a diversi altri rappresentanti di associazioni di categoria, il sindaco era stato criticato perché chiuso rispetto al dialogo ed al confronto su scelte ritenute strategiche per l’economia cittadina. Del resto, appena un anno prima, in occasione della chiusura al traffico di corso Garibaldi, Confesercenti aveva presentato ricorso al Tar. Decisione spiegata così dall’allora presidente provinciale: «Il nostro non è un ricorso contro la chiusura al traffico di una strada ma contro la chiusura delle idee dimostrata ancora una volta dall’amministrazione comunale guidata da Riccardo Rossi».

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