Un milione di debiti: il Comune ripaga l’Università del Salento

Un milione di debiti: il Comune ripaga l’Università del Salento
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 23 Marzo 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 11:08
Il Comune di Brindisi salda il debito accumulato con l’Università del Salento per la didattica e la logistica dei corsi. Per la precisione, l’amministrazione comunale ha dato il via al pagamento, in questi giorni, di una somma totale di 1.103.707,66 euro per chiudere definitivamente i conti degli anni accademici 2012, 2013 e 2014 rispetto al corso di laurea in triennale in Ingegneria industriale e alla magistrale in Ingegneria aerospaziale.
«Nel corso dell’anno 2017 - si legge negli atti che hanno dato il via libera ai pagamenti - all’esito di molteplici incontri e tavoli tecnici tra l’Università del Salento ed il Comune di Brindisi, sono state definite, tra l’altro, le attività per il pagamento delle somme rivenienti dalla convenzione “Risorse umane e strumentali Servizi agli studenti-Polo di Brindisi” relativamente alle annualità pregresse».
In particolare, per gli anni 2012 e 2013 l’ateneo salentino chiedeva il 50 per cento di 1.776.905,98 «quale somma complessivamente rendicontata per gli anni 2012 e 2013 a carico del Comune». Per questo, proprio per appianare il debito relativo a questi due anni, l’ente di piazza Matteotti ha liquidato una prima somma di 888.452,99 euro.
A questi si aggiungono ulteriori 215.254,67 euro a conclusione dei pagamenti relativi al 2014. Già un anno fa circa, infatti, il Comune aveva liquidato una prima tranche da 234.745,33 euro relativa allo stesso anno. Da definire resta quindi, a giudicare dalla comunicazione dell’Università del Salento al Comune dello scorso mese di novembre, la definizione delle rendicontazioni 2015 e 2016.
L’acme dello scontro si era raggiunto alla fine del 2016 e poi anche all’inizio del 2017, tanto che l’ateneo salentino aveva minacciato la disattivazione dei corsi di laurea, nel caso in cui il Comune non avesse onorato i debiti. Alla fine, il consiglio di amministrazione ha approvato l’integrazione agli accordi raggiunti nel 2014 per come concordata con l’amministrazione guidata dal commissario straordinario Santi Giuffrè. Ma il cda ha condiviso anche la proposta del Comune rispetto all’eliminazione dalla convenzione del riferimento alla indicizzazione Istat del contributo.
Brutte notizie, invece, per i due master interateneo - dunque in collaborazione tra Università del Salento e Università di Bari - che erano stati voluti in prima battuta dall’amministrazione Carluccio. Si tratta, per la precisione, di un master in Alimentazione, dieta mediterranea e turismo enogastronomico e un master in Management delle aziende e dei sistemi turistici, che nelle intenzioni dei promotori - e sembrava almeno anche in quelle dell’Università di Bari - a partire già dall’anno accademico 2017/2018, con il supporto tra l’altro per almeno tre anni di 15 borse di studio a carico dei due atenei. Per ospitare i master già si pensava all’ex convento Santa Chiara, che il Comune ha concesso all’Università di Bari come sede del corso di laurea in Economia aziendale.
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