Settecento chili di "bionde" sulla nave della Marina militare: cinque indagati

La nave militare Caprera
La nave militare Caprera
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Venerdì 5 Ottobre 2018, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 21:20
Linea dura del governo sul caso dei 700 chili di sigarette di contrabbando trasportati su nave Caprera, della Marina militare, e sequestrati nel porto di Brindisi lo scorso 16 luglio dalla Guardia di finanza. Il sottosegretario alla Difesa, Raffaele Volpi, ha dichiarato che «nell’accertamento delle responsabilità dei singoli, la stessa Marina sarà rigorosissima nell’applicare provvedimenti sanzionatori nei confronti di chi ha perpetrato atti illeciti o porre in essere comportamenti gravemente censurabili e lesivi dell’immagine delle Forze armate».
Una posizione che è condivisa dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta che nei giorni scorsi aveva parlato di ricerca delle responsabilità.
Mentre sono in corso verifiche su quanto accaduto, una vicenda rivelata dalla Iene e che ha provocato clamore e preoccupazione nel nostro Paese, sarebbero almeno cinque i militari indagati per traffico di sigarette, responsabili di aver trasferito a bordo 3.600 stecche di sigarette (chiuse in 72 scatole) nel porto di Tripoli, dove la nave italiana era stata in missione internazionale per 108 giorni: aveva il compito, durante l’operazione “Nauras” di segnalare alla Guardia costiera libica le imbarcazioni di migranti.
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