Si trova ricoverato in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione dell’ospedale Perrino di Brindisi il 30enne brindisino che martedì scorso è rimasto vittima di un incidente mentre, intorno alle 15, si trovava nel piazzale del Monumento al marinaio, al quartiere Casale: il giovane, dopo essere arrivato nei pressi del muraglione ha improvvisamente perso l’equilibrio cadendo nel vuoto sottostante, lungo i giardini che si affacciano sul Seno di Levante.
L'incidente
Un tragico volo di almeno 15 metri che ha visto ferirlo gravemente agli arti con fratture che ora vengono valutate dai medici, non escludendo eventuali interventi che potrebbero essere eseguiti nel corso della degenza. Quanto accaduto è ora nelle mani della polizia per le indagini che riguardano il caso. A quanto pare, il trentenne si trovava da solo quando è avvenuto l’incidente. Un episodio che ancora una volta (dopo altri altri incidenti simili, ma anche drammatici che si sono vissuti da quelle parti negli ultimi anni) ha sconvolto non poco le persone presenti sul posto l’altro giorno, ma anche la comunità brindisina. Dopotutto, il Monumento al marinaio, con il suo “Timone” (alto poco più di 50 metri) è uno dei posti più visitati e frequentati della città. L’intera struttura superiore, dove inoltre è presente un parco giochi, è meta di tantissimi giovani che si riuniscono e usano come sedile proprio quei parapetti a ridosso di quei muraglioni (dove nelle vicinanze ci sono anche della panchine) che si affacciano su un angolo del porto e della città che spazia in largo modo dalle Colonne fino al Castello Svevo. Uno scorcio bellissimo che, forse (proprio in merito a quanto nuovamente accaduto l’altro giorno), avrebbe bisogno di essere “rivisto” e modificato con strutture anticaduta, come tornano a sollecitare residenti e operatori commerciali della zona–: «Basta tragedie. Serve una ringhiera», è l’appello alle istituzioni.
Per fortuna, quel “volo” era stato rallentato da alcuni arbusti che in quel tratto dell’area storica sul porto costeggiano il muraglione, attuandone il colpo. Diverso il caso di un brindisino che era “volato” di sotto dopo una lite con alcune persone. Anche lui, salvo per vero miracolo.
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