Buen retiro tra mare e trulli: gli stranieri comprano casa nel Brindisino

Panoramica di Ostuni
Panoramica di Ostuni
di Maurizio DISTANTE
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Mercoledì 15 Agosto 2018, 09:10
A qualcuno potrà sembrare inverosimile eppure sembra proprio che la la provincia di Brindisi sia la zona più ambita dagli stranieri che decidono di acquistare una casa in Puglia. I dati di Gate-away.com, il portale immobiliare dedicato agli stranieri che vogliono comprare una seconda casa in Italia, parlano chiaro: la provincia di Brindisi è quella che attrae più investitori. Oltre sei su dieci, il 64% per la precisione, infatti, scelgono località brindisine per fare affari col mattone o per garantirsi un buen retiro nel quale spendere le vacanze estive e, perché no, invernali.
Le richieste ricevute dal portale Gate-away.com vedono in testa Ostuni e Carovigno e quindi i turisti che vengono da queste parti non si limitato a preferire un albergo o un resort: qualcuno ha deciso di investire eleggendo il territorio come luogo di vacanza. Secondo il report del primo semestre di quest’anno, a comprare un’abitazione qui sono  soprattutto gli inglesi, i tedeschi e gli americani, seguiti da belgi e francesi. In netta ascesa anche le richieste provenienti dal ricchissimo Qatar mentre gli svedesi in cerca di un posto al sole di Brindisi sono raddoppiati rispetto alle ultime rilevazioni statistiche. Un potenziale acquirente su due, sempre stando ai dati del portale immobilare online, è in cerca di una casa con giardino; uno su tre richiede proprietà con terreno circostante; uno su quattro è alla ricerca di immobili con piscina. C’è da considerare, comunque, che il target di riferimento di Gate-away è elevato: le richieste per case con prezzo compreso fra 250 e i 500mila euro rappresentano circa il 17%.
Non è dato sapere, a questo proposito, se anche star del calibro dei premio oscar Helen Mirren e Meryl Streep, del pluripremiato regista Francis Ford Coppola, dell’attore francese Gérard Depardieu o del carismatico John Malkovich si siano rivolti al portale online: le star planetarie, ma non solo le sole, hanno in comune la proprietà di una masseria o di una villa, tutte sparse tra Salento e Valle D’Itria. Il 2018, nonostante i dati contrastanti sul numero di presenze, sembra essere per la provincia di Brindisi quello della svolta: tanti degli operatori turistici stanno confermando il buon lavoro che si è fatto finora. Gli eventi di qualità non mancano, così come le strutture ricettive di livello: bisogna, però, lavorare ancora sui servizi, che vanno potenziati a tuttotondo.
La viabilità, specie quella provinciale e di raccordo con le marine prese d’assalto durante l’estate, è messa molto male; lo stesso dicasi per i trasporti pubblici che non sono ritenuti all’altezza. Sarà difficile avere come vicina di posto in autobus o come compagna di viaggio in treno Madonna o Ivanka Trump, ormai di casa nella zona tra Fasano e Savelletri, ma non si vive di sole star: per qualificare il servizio e costruire un settore turistico che possa diventare finalmente un asse portante dell’economia locale servono i grandi numeri. Bisogna attrarre visitatori che siano interessati al mare come ai borghi, all’enogastronomia come alla storia del territorio, agli eventi ludici, musicali e culturali di qualità come alla tranquillità della campagna e per raggiungere l’obiettivo c’è bisogno di solide fondamenta, di una rete di servizi efficiente che va dalla viabilità in generale al ciclo dei rifiuti, fino al decoro dei centri urbani e delle periferie.
Rendere “facile” la permanenza dei turisti sul territorio è il primo passo per convincerli a tornare ancora e ancora: solo così il turismo brindisino riuscirà a scrollarsi di dosso l’etichetta di “fenomeno stagionale”, volubile e volatile, e trasformarsi in comparto stabile sul quale puntare per creare sviluppo, economia e posti di lavoro. Se si preme l’acceleratore su questi temi, forse, l’anatroccolo brindisino potrà finalmente trasformarsi in cigno.
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