Brindisi crocevia del traffico di esseri umani: svolta dopo una morte misteriosa

Brindisi crocevia del traffico di esseri umani: svolta dopo una morte misteriosa
di Salvatore MORELLI
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Domenica 3 Novembre 2019, 20:23 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 07:15
Il porto di Brindisi crocevia di un traffico di esseri umani che dalla Grecia aveva come destinazione l’Emilia Romagna. E’ quanto scoperto dai carabinieri di Rimini dopo il ritrovamento del cadavere di uno sconosciuto, avvenuto nel settembre di un anno fa nei pressi di un centro ippico a San Giovanni in Marignano, in provincia di Rimini: furono alcuni passanti ad essere attirati da un forte odore di putrefazione che proveniva da un fosso.

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Le indagini, durate oltre un anno, hanno permesso di scoprire una tratta di clandestini che era movimentata tra la Grecia e l’Italia attraverso i porti di Patrasso e Igoumenitsa. I trafficanti di esseri umani (che operavano nel trasporto dei cavalli da corsa), dietro il pagamento di 5mila euro organizzavano poi il viaggio verso Brindisi, nascondendo gli stranieri sul van degli animali. Un viaggio che in media durava 3-4 giorni.

L’inchiesta ha fatto emergere che i contatti tra i trafficanti di esseri umani e i clandestini avvenivano attraverso alcuni social network. Sarebbero almeno 5 gli stranieri che, con lo stesso metodo (essere nascosti nei camion per il trasporto dei cavalli tra le balle di paglia), sono arrivati in Emilia Romagna passando proprio per le banchine di Costa Morena.

 
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