Bomba da disinnescare, treni fermi, aerei a terra e strade bloccate: disagi non solo per i brindisini

Bomba da disinnescare, treni fermi, aerei a terra e strade bloccate: disagi non solo per i brindisini
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Dicembre 2019, 10:08
Si è detto che sarà il più imponente esodo di popolazione in tempo di pace: domenica prossima prima dell'alba quasi 54mila brindisini dovranno lasciare le abitazioni per il disinnesco dell'ordigno bellico ritrovato il 2 novembre al rione Bozzano, dinanzi al Multisala Andromeda, a Brindisi.

Due terzi della città dovranno essere sgomberati per consentire le operazioni di despolettamento della bomba che per 78 anni ha dormito sotto appena mezzo metro di terra. Fu sganciata dalla Raf, l'aviazione britannica, tra il novembre e il dicembre del 1941 quando Brindisi divenne obiettivo bellico per via del porto, degli insediamenti militari e della ferrovia: una pioggia di Mk V Sap che uccisero e devastarono, ordigni di 226 chili con 40 chili di tritolo all'interno.



Saranno gli artificieri dell'11° Reggimento Genio guastatori di Foggia a rendere inoffensivo il residuato che da 40 giorni tiene con il fiato sospeso un'intera città. Solo loro che hanno indicato in 1.617 metri la zona di sicurezza, la grande zona rossa che costringerà i brindisini ad allontanarsi delle case e trovare accoglienza nei 14 centri predisposti nella zona franca della città. Saranno allontanati anche i circa duecento detenuti del carcere, che ricade nella zona rossa e quindi esposto a teorici rischi: sabato tre pullman e una nutrita scorta li condurranno nel nuovo padiglione della struttura di Lecce. Potranno restare in casa solo i malati, che saranno assistiti da un familiare e dai 60 volontari autorizzati a muoversi nella città vuota.

Bomba da disinnescare, un piano contro il caos-trasporti: coprifuoco a partire dalle 8
Stop ad aerei e treni, accoglienza e controlli: i droni sorveglieranno la città
Bomba da disinnescare, conto alla rovescia. Gli artificieri: «Ordigno danneggiato, alto rischio esplosione»

Gli artificieri hanno chiesto due ore per bonificare l'ordigno. Saranno loro che guideranno un robot progettato per questo tipo di interventi e che è già stato utilizzato in teatri di guerra come Iraq e Afghanistan: manovreranno a distanza un braccio che con millimetrica precisione dovrà svitare le due spolette poste all'estremità dell'ogiva lunga 106 centimetri, un'operazione particolarmente delicata perché è danneggiato uno dei due congegni di attivazione.

L'evacuazione dei cittadini inizierà prima dell'alba per consentire il completo sgombero della città entro le 8, quando i militari potranno dare inizio ai preliminari per la bonifica. Nel frattempo verrà interrotta l'erogazione del gas per le abitazioni fino a 500 metri dal cratere e verranno bloccate le strade di accesso alla città e quelle che l'attraversano sulla direttrice tra Lecce e Bari. Dalle 7 verrà chiusa sia la superstrada 613 Lecce-Brindisi che la 379 verso Bari.

La Prefettura ha già disposto i due grandi blocchi del traffico: a sud all'altezza dello svincolo per Cerano-Tuturano dove gli automobilisti verranno deviati verso la parallela statale 16 e da qui lungo le provinciali che conducono alla statale 7, la superstrada Brindisi-Taranto, fino allo svincolo di Restinco. Da qui si potrà poi procedere verso Brindisi e deviare a sinistra all'ingresso della città (all'altezza dell'ospedale Perrino) per raggiungere l'aeroporto o proseguire verso Bari. Percorso inverso per chi da nord deve proseguire per Taranto o Lecce.

Pesanti limitazioni anche al traffico aereo e ferroviario. L'aeroporto del Salento resterà chiuso dalle 9.30 alle 12 (o comunque fino al termine delle operazioni) e le Compagnie comunicheranno nelle prossime ore se cancelleranno i tre voli in arrivo in quel range orario (Roma, Torino e Milano) e i quattro in partenza (per Bruxelles, Milano, Roma e Venezia) o se saranno dirottati all'aeroporto di Bari.

Difficoltà anche per il trasporto ferroviario: la circolazione dei convogli sarà sospesa dopo il passaggio da Brindisi del treno per Venezia programmato per le ore 7.31. Da quel momento e fino al termine delle operazioni il traffico resterà bloccato a Lecce e Bari: Trenitalia sta comunque predisponendo corse di pullman sostitutive per alleggerire i disagi ai passeggeri.

Si spera che le manovre di disinnesco possano essere concluse entro le 13: solo dopo i 53mila brindisini potranno fare rientro nelle abitazioni. Il timore di queste ore è che gli appartamenti lasciati deserti possano attrarre dei malintenzionati, eventualità presa in esame dalla polizia che ha predisposto un capillare controllo delle zone deserte della città utilizzando anche 5 droni mentre anche l'Aeronautica verrà in soccorso con il Predator, aereo senza pilota capace di controllare dall'alto tutto quel che si muove in città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA