Pronto soccorso nel caos, dottoressa sbatte la porta e se ne va

Pronto soccorso nel caos, dottoressa sbatte la porta e se ne va
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Venerdì 13 Gennaio 2023, 10:27 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:49

Un ordine di servizio e il medico oncologo viene trasferito in pronto soccorso: caos alla Asl di Brindisi. Cancellate le visite di controllo al Centro di orientamento oncologico (Coro). E in tempi di carenza di personale l’ospedale Perrino di Brindisi perde un altro medico, e anche la dottoressa che lo scorso 17 novembre chiese l’intervento del magistrato perché il Pronto Soccorso del Perrino era intasato, si è dimessa. Quella notte morì anche una donna in astanteria. 

L'oncologo trasferito

Preoccupazione tra i pazienti malati di tumore che si sono visti sospendere le visite: carenza di personale medico, la motivazione. Il primario del reparto di Oncologia dell’ospedale Perrino, Saverio Cinieri, dopo l'ordine di servizio che ha spostato un medico oncologo al Ps, ha informato il direttore sanitario del presidio ospedaliero, Antonio Montanile, il responsabile del Cup, Salvatore Russo, degli appuntamenti già fissati ma sospesi. 

Le rassicurazioni della Asl

Dalla Asl Brindisi, però, sottolineano che "tutti i pazienti oncologici sono stati e sono presi in carico". E spiegano le ragioni dello spostamento: "Come è noto, la diffusa carenza di medici nella sanità pubblica, e a Brindisi in particolare nei Pronto Soccorso, ha richiesto l’adozione di misure straordinarie definite in accordo con i vertici della Regione Puglia, senza per questo intaccare le attività assistenziali in urgenza o indifferibili, quali quelle oncologiche. Il Direttore dell'Oncologia Saverio Cinieri, ha prontamente riorganizzato l’attività interna con il coinvolgimento della direzione sanitaria, consentendo di ricollocare tutti i pazienti prenotati e di assicurare tutte le visite del Coro (Centro di orientamento oncologico)". Nessun blocco delle agende, quindi.

La Asl rassicura inoltre sul fatto che non appena saranno terminate le procedure concorsuali per, l’organico del Pronto Soccorso sarà implementato e le misure straordinarie, come il trasferimento del personale, saranno revocate. 

Caos al Ps

Continua a perdere pezzi il Pronto Soccorso di Brindisi per il quale qualche settimana fa è stato dichiarato lo stato di emergenza. In particolare la professionista che ha rinunciato al posto di lavoro è la stessa che la notte del 17 novembre scorso con una telefonata informò il magistrato di turno che il Pronto Soccorso dell’ospedale Perrino era intasato di pazienti in attesa e che lei con il suo collega, unici due medici di turno, non riuscivano a garantire la sicurezza delle cure oltre che il rispetto dei tempi di attesa.

In pratica i due medici ad un certo punto si erano ritrovati a gestire oltre trenta pazienti provenienti anche da altri comuni della provincia brindisina, alcuni giunti in ospedale con mezzi propri altri con le autoambulanze del 118. Essendo solo due medici nel turno non si riusciva a garantire l’assistenza entro i quindici minuti, così come prevedevano i codici di accesso. 


A quel punto dopo aver tentato invano di chiamare i vertice dell’ospedale per spiegare la situazione e chiedere aiuto, i due professionisti avevano deciso di informare il pm di turno che a sua volta aveva fatto intervenire i carabinieri. Da una relazione stilata dai due medici venne evidenziato che quella sera c’erano in attesa 24 pazienti in codice arancione che attendevano il loro turno, ed altri 10 erano in codice verde e azzurro. Ai quali si aggiungevano i pazienti lasciati in consegna dai colleghi del pomeriggio. 
Quella notte , purtroppo, in astanteria morì una donna di 77 anni, la ventitreesima paziente in attesa di visita che era arrivata dall’ospedale di Ostuni in ipoglicemia. Per quel decesso la settimana successiva i due medici di turno al Pronto Soccorso, il direttore generale della Asl , il direttore sanitario ed il capo dipartimento, ricevettero, atto dovuto, l’avviso di garanzia. La vicenda giudiziaria è ad oggi ancora aperta in attesa di esito. Nel frattempo, però, uno dei medici indagati, una dottoressa di origini siciliane ha deciso di presentare le sue dimissioni e lasciare l’ospedale Perrino di Brindisi. La professionista aveva vinto il concorso per il Pronto Soccorso circa due anni fa e nelle ultime settimane, prima della fine dell’anno, aveva chiesto l’aspettativa ma le era stata negata in ragione della grave carenza di organico. A quel punto il medico ha preferito licenziarsi. 


«Le dimissioni della dottoressa sono state un ulteriore elemento di allarme- ha detto il direttore generale della Asl di Brindisi, Flavio Roseto- non è dato sapere quali siano le motivazioni di questa sua scelta ma al tempo stesso ha acceso un ulteriore faro sulle difficoltà del Pronto Soccorso. Ora stiamo prendendo degli accorgimenti , decisioni che a non tutti piacciono ma il servizio di assistenza al Pronto Soccorso è garantito». Il 30 dicembre scorso è stato dichiarato lo stato di emergenza dei Pronto Soccorso di Brindisi, Francavilla Fontana ed Ostuni. 
 

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