Acque balneabili, Brindisi tra le migliori in Italia

Bagnanti sul litorale brindisino
Bagnanti sul litorale brindisino
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 20 Giugno 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 20:58

Le acque balneabili nel territorio di Brindisi sono tutte di ottima qualità, dal limite nord a quello sud della provincia. La mappa elaborata sulla base del “Rapporto per le acque balneabili” della Agenzia europea dell’ambiente, assieme alla Commissione europea, consegna quindi un quadro generale ampiamente soddisfacente per quel che riguarda la provincia, dove tutte le località che sono state prese in esame si sono guadagnate il “bollino blu” riservato a quelle zone che hanno una qualità eccellente delle acque, in particolare per quel che riguarda i parametri microbiologici: la legenda presente nella mappa interattiva, infatti, spiega che «le acque di balneazione sono classificate qualitativamente secondo i due parametri microbiologici (Escherichia coli ed Enterococchi intestinali)», secondo la definizione presente nella direttiva 7 del 2006. Lo stato di qualità descrive «la qualità microbiologica dell’acqua definita come un numero sufficiente di campioni disponibili», sempre con i parametri della direttiva in questione, individuando quattro classi di qualità: “eccellente”, “buona”, “sufficiente” o “scarsa”. Se non sono disponibili campioni sufficienti per la classificazione di qualità, viene applicato lo stato “Non classificato”. Tra gli altri aspetti che sono presi in esame dal report dell’Unione europea, figurano anche quelli che riguardano la creazione di un calendario (ad esempio, l’esame di campioni già da prima che inizi la stagione balneare, e durante la stessa con una cadenza che sia regolare). A far fede per poter definire meglio i parametri sono quindi le rilevazioni fatte dagli enti competenti (in particolare la Regione Puglia).

Il risultato

Il quadro restituito per il 2022, e che si pone in continuità con quanto registrato gli scorsi anni, è quello di un risultato praticamente uniforme per tutto il litorale da Fasano a Torchiarolo, anche se “privo” di una porzione abbastanza estesa del litorale sud del capoluogo, corrispondente grosso modo dall’area Sin, che non è stata presa in esame nel rapporto se non per qualche località in zona Cerano (ed anche in questo caso, l’esame sembra essere passato a pieni voti).

Questo risultato, quindi, pone il Brindisino tra le aree con il risultato migliore tanto in Puglia quanto in Italia: la media nazionale, infatti, vede l’87,9 percento delle località che presentano acque di qualità eccellente, mentre l’8,2 è di qualità buona, il 2,3 di qualità sufficiente, l’1,6 di qualità scarsa.

Passato e presente

Anche andando a vedere lo “storico” delle diverse località prese in esame, negli ultimi 10 anni il territorio brindisino sembra aver mantenuto questi standard, con una situazione che dal 2012 si vede confermare, per buona parte delle località in esame, il dato che è stato rilevato anche nel 2022.
I dati in questione sono anche integrati dal portale “Acque” del ministero della Salute, che entra anche maggiormente nel dettaglio sulle caratteristiche della campionatura del luogo in questione e su altri fattori che possono influenzare la balneabilità dell’area. Per fare un esempio, nell’area già citata a ridosso della Centrale Federico II si dice che «l’eventuale fonte di inquinamento puntuale, che potrebbe incidere sulla qualità dell’acqua di balneazione, è rappresentata dalla presenza, al limite Sud dello scarico della centrale termoelettrica Enel Federico II di Cerano e della foce del Canale Li Siedi». Promossi anche i punti di campionamento in aree simbolo come quelle di Torre Guaceto, se non per qualche valore appena più elevato (ma comunque pienamente nella scala valoriale che garantisce “l’eccellenza”) nei pressi della foce del Canale Reale.

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