Sarà abbattuto il rudere del parco Braico a Brindisi

Sarà abbattuto il rudere del parco Braico a Brindisi
di Lucia PEZZUTO
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Domenica 20 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:13

Rudere all’interno del parco Cesare Braico: dopo anni di battaglie e denunce, la Asl è pronta a metterlo in sicurezza e per questo ha avviato la valutazione per la procedura di abbattimento. Quella vecchia palazzina a due piani è sempre stato un pugno nell’occhio al centro di uno dei parchi urbani più grandi e più frequentati di Brindisi, un rudere spaventoso nel cuore del polmone verde della città. In un luogo circondato dal verde, dove si incontrano bambini, studenti e amanti del fitness all’aria aperta, quel mostro di cemento incombe da oltre 50 anni senza che sia stato mai fatto alcun intervento per metterlo realmente in sicurezza o ancor meglio, farlo sparire.

La storia e il degrado

Molti, probabilmente, non ricordano neppure più quale fosse l’originaria funzione ma i vandali e gli spacciatori sanno bene come utilizzarlo. Quella struttura è balzata agli onori della cronaca perfino per un triste episodio di violenza su un minore. Un tempo era un presidio sanitario per le vaccinazioni, nel giugno 2013 è stato concesso in comodato d’uso gratuito al Comune di Brindisi per 30 anni. Protetto da vincolo ope legis in quanto bene di interesse storico con più di 50 anni, di autore non vivente e di proprietà di ente pubblico.
I giardini, invece, nascono come parco del Sanatorio antitubercolare, inaugurato nel 1936 e dismesso nel 1972; l’imponente edificio è attualmente occupato dall’istituto professionale di Stato per i servizi alberghieri e della ristorazione “Sandro Pertini”. Il parco, invece, è dedicato a Cesare Braico, medico, eroe garibaldino e, dopo l’Unità, deputato di Brindisi nel primo Parlamento italiano. Il rudere che sorge a fianco all’istituto scolastico è tutto ciò che resta di quel presidio sanitario. Una struttura per la quale qualche anno fa il Comune di Brindisi emise una ordinanza di abbattimento. Ordinanza mai rispettata. Era il 7 febbraio 2012 quando il commissario straordinario del Comune di Brindisi, Bruno Pezzuto, firmò una lettera di diffida indirizzata alla Asl. In questa lettera il commissario Pezzuto descriveva il rudere di proprietà della Asl ma in comodato d’uso all’amministrazione come un edificio in “gravissimo stato di precarietà” che costituiva “un pericolo per la incolumità dei frequentatori”, che era “indispensabile rimuovere ogni pericolo causato sia dalle presenza della struttura, in grave stato di degrado, che dal materiale rinveniente dai crolli della stessa”. Per questo motivo si diffidava “la direzione generale della Asl a provvedere con la massima urgenza alla messa in sicurezza del fabbricato e dell’area perimetrale, ovvero di provvedere alla demolizione della struttura stessa”.

Nel frattempo il Comitato Cesare Braico, guidato da Giampiero Epifani, ex presidente della circoscrizione “Commenda- Cappuccini-Minnuta”, in questi anni si è battuto affinché il parco fosse restituito alla città e fosse reso fruibile ma oltre a piccoli interventi di messa in sicurezza non si è mai andati oltre. «Questa situazione è assurda e a distanza di tanti anni nessuno ha rispettato la diffida. Ora mi chiedo: chi avrebbe dovuto vigilare - aveva fatto notare Epifani proprio qualche settimana fa quando per nuovi episodi di spaccio si era tornati a parlare del rudere - sull’osservanza dell’ordinanza di abbattimento perché non l’ha fatto? Abbiamo lottato tanto con il Comitato per evitare la vendita del parco Cesare Braico, lo abbiamo considerato sempre una risorsa importante per questa città».

La svolta

Ma oggi, forse, siamo arrivati alla svolta. A nove anni dalla diffida per l’abbattimento, la Asl si dice pronta ad intervenire. Nei giorni scorsi c’è stato un sopralluogo da parte dei tecnici e proprio in queste ore si sta provvedendo a murare gli ingressi della struttura e recintarla. Nel frattempo è stata avviata una valutazione per la procedura di abbattimento e bonifica dell’area. Finalmente il parco Cesare Braico sarà liberato dal mostro di cemento e potrà essere pienamente fruibile e sicuro.

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