Organizzazione di tipo mafioso e reati contro il patrimonio. In questo contesto si muove l'operazione che, nella prima mattina, a Erchie, a Brindisi e presso la casa circondariale di Livorno, ha coinvolto i carabinieri con il supporto di altri reparti territoriali, dello Squadrone Carabinieri Eliportato Cacciatori “Puglia” e del Nucleo Carabinieri Cinofili di Modugno (BA).
È stata eseguita un’ordinanza di misure cautelari personali emessa dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Laura Liguori, su richiesta delle Procure della Repubblica (D.D.A. di Lecce e ordinaria di Brindisi), nei confronti di 10 indagati (6 raggiunti da custodia cautelare in carcere e 4 da sottoporre agli arresti domiciliari) su 21 complessivamente iscritti sul registro. Sono ritenuti responsabili di aver fatto parte di una organizzazione criminale di tipo mafioso, dedita alla consumazione di reati contro il patrimonio. Ed in particolare di estorsioni a commercianti consumati in occasione di eventi quali il Wine Festival, il salone nautico Snim e la festa di San Teodoro.
Anche i pizzini per i colloqui
Furti, rapine ed estorsioni con le indicazioni ai presunti componenti del sodalizio criminale fornite dal carcere attraverso i pizzini lasciati da uno degli indagati nel corso dei colloqui settimanali con la compagna. È quanto emerso dall'indagine Nexus che ha portato i carabinieri di Brindisi ad eseguire un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla magistratura leccese su richiesta della Dda, nei confronti di dieci persone.
I reati ipotizzati nei confronti delle persone coinvolte nell'inchiesta sarebbero stati commessi nel 2014, 2015 e 2018. L'attività investigativa è iniziata dopo una rapina compiuta la sera del 22 febbraio 2018 ai danni di una tabaccheria di Brindisi, che si concluse con tre arresti. Tra le altre contestazioni l'esplosione di colpi d'arma da fuoco a scopo intimidatorio nei confronti di un'auto concessionaria di Brindisi ed il successivo incendio di alcune vetture parcheggiate nell'autosalone, con la conseguente richiesta estorsiva al proprietario.
I nomi
Carcere per Ivano Cannalire, 29 anni, di Brindisi; Antonio Camon, 61 anni, di Brindisi; Maurizio Cannalire, 61 anni, di Brindisi; Angelo De Fazio, 47 anni, di Brindisi; Daniele Palma, 42 anni, di Brindisi; Fabio Sciarra, 40 anni, di Brindisi; . Domiciliari per Orlando Cannalire, conosciuto come Dino, 40 anni, di Brindisi; Tiziano Cannalire, 32 anni, di Brindisi; Alessandro Gasbarro, 42 anni, di Erchie; e Simona Sciarra, 48 anni, di Brindisi. Per altre nove persone la gip Liguori ha rigettato la richiesta di misura cautelare.