Bottiglie d'acqua esposte al sole, scatta il sequestro: «Potenziale pericolo per la salute»

Bottiglie d'acqua esposte al sole, scatta il sequestro: «Potenziale pericolo per la salute»
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Martedì 25 Giugno 2019, 08:09 - Ultimo aggiornamento: 08:23
L'acqua contenuta in bottiglie di plastica, era esposta direttamente ai raggi solari, costituendo un potenziale pericolo per la salute dei consumatori. E' quanto scoperto nei giorni scorsi dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazioni) di Taranto in un supermercato della provincia. L'acqua minerale - due bancali contenenti 912 bottiglie da 2 litri e 624 bottiglie da 1,5 litri, per un valore di 1.500 euro - si trovava in una zona deputata al carico e scarico delle merci.

I militari, dopo aver constatato il cattivo stato di conservazione dell'acqua minerale, sono passati al sequestro dei due bancali. Nemmeno una novità: la cronaca italiana (specialmente durante il periodo estivo) è infatti piena di notizie del genere. In alcuni casi, sono stati gli stessi clienti ad informare le forze dell'ordine quando hanno scoperto che l'acqua contenuta in bottiglie di plastica, prima di essere venduta, era esposta al sole da diverse giorni.

Per quanto scoperto nel supermercato brindisino, al riguardo, c'è una sentenza della Corte di Cassazione, Sezione Terza, del 28 agosto 2018, che ha respinto il ricorso del titolare di un'attività commerciale, condannandolo alla pena di 1.500 euro di ammenda, per avere detenuto per la vendita in cattivo stato di conservazione, più confezioni di acqua che aveva collocato nel piazzale antistante l'immobile, esponendole alla luce del sole.

Sul nuovo caso, scrive il Comando provinciale dei carabinieri di Brindisi: «Appare opportuno specificare che è penalmente sanzionata la conservazione delle bottiglie di acqua minerale in contenitori di plastica, all'aperto ed esposti al sole soprattutto nella stagione estiva per la presenza delle alte temperature. Nello specifico, si configura la contravvenzione di natura penale prevista dall'articolo 5 lettera b della legge n.283/1962, atteso che l'esposizione anche parziale di tutti i prodotti destinati al consumo umano alle condizioni atmosferiche esterne, tra cui l'impatto con i raggi solari, può costituire potenziale pericolo per la salute dei consumatori, in quanto sono possibili fenomeni chimici di alterazione dei contenitori e di conseguenza del loro contenuto.
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