Bomba nel cuore della città, pronto il piano: a giorni si saprà il D-Day per l'evacuazione

Bomba nel cuore della città, pronto il piano: a giorni si saprà il D-Day per l'evacuazione
di Lucia PEZZUTO
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Sabato 16 Novembre 2019, 09:14 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 16:11
Il piano di evacuazione, per il disinnesco in sicurezza dell'ordigno bellico rinvenuto nei pressi del Multisala Andromeda, si conoscerà la prossima settimana. E' una corsa contro il tempo quella della città di Brindisi che vuole al più presto liberarsi dell'ordigno bellico rinvenuto lo scorso 2 novembre nei pressi del cinema Andromeda. Stando a quanto dichiarato dal Prefetto, Umberto Guidato, il disinnesco dovrebbe essere eseguito prima delle festività natalizie, la data più probabile sarebbe quella del 15 dicembre, un giorno festivo, domenica, per contenere i disagi. Il piano di evacuazione, per ciò che concerne il ruolo del Comune di Brindisi e della Protezione Civile comunale è quasi pronto e la prossima settimana sarà consegnato al Prefetto.



Le operazioni di bonifica da parte degli artificieri della Brigata meccanizzata Pinerolo 11^ Reggimento Genio Guastatori, un organo delle Forze Armate, saranno piuttosto complesse e dureranno dalle 5 alle 7 ore. Durante questo arco di tempo un'area dal raggio di 1617 metri dovrà essere isolata e 50mila persone dovranno allontanarsi dalle proprie abitazioni.

Il piano redatto dal Coc, il Coordinamento operativo comunale, dovrà contemplare i luoghi di accoglienza, l'allestimento per gli animali domestici, la mobilità urbana, campagna informativa, varchi, le risorse e i mezzi da impiegare, i costi, il cronoprogramma, un piano alternativo in caso di allerta maltempo, evacuazione persone autonome e con fragilità. Sostanzialmente il grosso del lavoro è stato fatto, il tutto sarà poi riassemblato nel Comitato per l'Ordine e la Sicurezza - ha detto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi - dove poi si prenderanno le ultime decisioni. La situazione è assolutamente sotto controllo e in sicurezza. Ogni cittadino sarà informato preventivamente, una volta stabilita con precisione la data.

Il Coordinamento operativo comunale ha stilato un elenco dei luoghi di accoglienza dove la cittadinanza potrà recarsi. A disposizione ci sono 16 scuole, tra istituti comunali e provinciali, il PalaMelfi e il parco Cillarese, tempo permettendo. Accantonata al momento la possibilità di trovare un'area da destinare all'accoglienza all'interno della Caserma Carlotto, base del Reggimento San Marco, così come si era prospettato durante il Comitato per l'Ordine e la Sicurezza. Il Reggimento San Marco sarà comunque al nostro fianco - ha sottolineato il sindaco Rossi - i militari si sono offerti di collaborare per quanto riguarda il servizio di sicurezza. Tra l'altro anche loro erano strettamente coinvolti perché il castello Svevo si trova nella zona rossa. Ma, tuttavia, non saranno evacuati perché la base non può rimanere senza presidio.

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La Protezione Civile Comunale procede in modo piuttosto spedita. Gran parte delle difficoltà è legata a reperire i dati dei residenti - ha riferito il comandante Antonio Orefice, responsabile della Protezione Civile Comunale - stiamo parlando di tantissima gente. Ma soprattutto del fatto che ci sono persone con particolari fragilità. Il piano, comunque, è pressoché pronto e la prossima settimana sarà sottoposto all'attenzione del Ccs, Centro Coordinamento Soccorsi. Ovviamente andrà ad essere integrato con il resto delle relazioni da parte degli altri enti.

Ricapitolando, il disinnesco dell'ordigno bellico, una bomba da d'aereo modello MK V SAP 500 libbre di nazionalità inglese, dal peso di 226,80, chili con all'interno un esplosivo di caricamento di 40,87 chili di tritolo, porterà all'evacuazione della popolazione residente entro un raggio di 1617 metri, in pratica di quasi due terzi della città escludendo il quartiere Paradiso, Sant'Elia Ovest, Casale, La Rosa, Tuturano e una ridottissima parte del quartiere Cappuccini, oltre che l'ospedale Perrino.

Le abitazioni saranno presidiate dalle forze dell'ordine che sotto il coordinamento della Questura hanno suddiviso l'area da evacuare in un reticolo in modo da garantire il presidio in ogni strada. Entro il raggio dei 500 metri, quindi quella dell'area maggiormente a rischio, in prossimità dell'ordigno, la polizia locale eseguirà controlli porta a porta per verificare che effettivamente i residenti si siano allontanati dalle abitazioni, pena la denuncia.
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