BRINDISI - Nuova svolta a Bologna nell'ambito dell'inchiesta sui festini con ragazze minorenni, a base di sesso e droga. A rifornire di cocaina “Villa Inferno”, ci avrebbe pensato anche un brindisino, il 56enne Gianni Marseglia. Il presunto pusher è finito in carcere perché accusato di essere il “grossista”. È quanto scoperto a Bologna dai carabinieri della Compagnia Bologna-Centro nel corso di una nuova operazione.
L’indagine su “Villa Inferno” si arricchisce così di un nuovo capitolo dopo l’attività che lo scorso primo settembre aveva portato alla luce - con 7 misure cautelari - un giro di festini a base di sesso e droga con giovani donne, tra le quali anche una 17enne, in un villino di Pianoro, di proprietà dell’imprenditore emiliano Davide Bacci, arrestato all'epoca insieme a un militante della Lega, Luca Cavazza.