Bimbo morto dopo aver bevuto candeggina, la Procura apre un'inchiesta

Il piccolo, ricoverato dal 18 luglio, è deceduto sabato

Bimbo morto dopo aver bevuto candeggina, la Procura apre un'inchiesta
3 Minuti di Lettura
Martedì 20 Settembre 2022, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 21 Settembre, 13:09

Sabato la triste notizie che il piccolo non ce l'aveva fatta e oggi il passaggio consequenziale: la Procura di Bari ha aperto un'inchiesta dopo la morte del bambino di 6 anni che aveva ingerito varechina.

Il bimbo, originario del Brindisino, era ricoverato nell'ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari dal 18 luglio scorso, dopo aver ingerito accidentalmente della candeggina, scambiata per acqua, mentre era con la madre nel suo appartamento di Francavilla Fontana.

Dopo il decesso i familiari del piccolo hanno presentato un esposto in Questura ipotizzando il reato di omicidio colposo: ora la Procura di Bari dovrà decidere se disporre l'autopsia. La madre del piccolo, il 18 luglio, dopo aver scoperto l'incidente domestico, si lanciò dalla balcone della sua abitazione al terzo piano riportando gravi traumi.

Un caso contorto

Anche la Procura di Brindisi si muove disponendo il sequestro della salma di A. C., soltanto sei anni, deceduto al pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Lo scorso 18 giugno ingurgitò, per cause da accertare per intero, un mix di sostanze chimiche - pare soprattutto varechina - da un recipiente che si ritrovò a portata di mano nella casa in cui era a suo tempo con sua mamma. Via Capitano di Castri, non lontano dal centro di Francavilla Fontana, circa le ore 8 del mattino. Dopo che il piccolo aveva ingerito il detersivo, la mamma si lanciò dal balcone al terzo piano, probabilmente per un senso di colpa o per non aver saputo gestire seduta stante il malessere del figlioletto. Si ripete: sono tutte ipotesi ancora al vaglio della Procura e dei carabinieri, accorsi sul posto nell'immediatezza dei fatti.

E, a proposito di indagini, in attesa dell'esame autoptico e dello sviluppo dei fatti procedimentali, emerge che nei giorni scorsi la madre della donna lanciatasi dal balcone è stata ascoltata in procura, dove pende tuttora un'indagine per istigazione al suicidio e stalking.

In questa direzione, ovviamente solo per accertare le possibilità oggetto d'indagine, sono stati sequestrati dagli investigatori su disposizione degli organi inquirenti tre smartphone: due di proprietà del padre del piccolo deceduto, uno di proprietà della madre.

© RIPRODUZIONE RISERVATA