Bimbo di tre anni ingerisce dei farmaci in casa
è grave all'ospedale di Brindisi

Bimbo di tre anni ingerisce dei farmaci in casa è grave all'ospedale di Brindisi
di Danilo SANTORO
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Sabato 2 Dicembre 2017, 20:24 - Ultimo aggiornamento: 3 Dicembre, 16:22
Dramma la scorsa notte ad Ostuni: un bimbo di tre anni, sfugge al controllo dei genitori ed ingerisce alcuni farmaci. Immediata la richiesta d’intervento del 118 che ha trasferito d’urgenza il minore prima all’ospedale della Città bianca e poi al “Perrino”. Ed è in questa struttura che il piccolo ora è ricoverato in rianimazione, dove non sarebbe in pericolo di vita.
La prognosi resta riservata, ma già dal primo pomeriggio di ieri, dopo diverse ore dall’incidente domestico, avrebbe ripreso a respirare in maniera autonoma. Intanto è stata aperta un’inchiesta da parte degli agenti del commissariato di Ostuni. Gli investigatori della Città bianca, coordinati dal dirigente capo, Gianni Albano, stanno cercando di ricostruire tutte le fasi dell’accaduto. Gli inquirenti nelle prossime ore acquisiranno anche la testimonianza dei genitori del bambino, utile a chiarire cosa realmente sia avvenuto nel cuore dell’appartamento che si trova nel centro ostunese. Il piccolo è giunto in ospedale ad Ostuni in uno stato soporoso intorno alle 2. Constatata la gravità del caso e l’urgenza di trasferire il piccolo in una struttura adeguata per valutare ogni procedura da attuare per salvare il minore, il bambino è stato trasferito al “Perrino”. La lunga corsa verso il capoluogo adriatico con l’angoscia dei genitori per un incidente domestico, che si è materializzato all’improvviso durante la notte.
Un gesto istintivo da parte del piccolo, forse anche commesso al buio quando si è ritrovato difronte la confezione dei farmaci. Stretto il riserbo da parte dei medici ed inquirenti sulla tipologia di farmaco assunto dal minore: tra le ipotesi emerse ieri la possibilità che si possa trattare di antinfiammatori o compresse per il cuore. Un dramma che si è consumato in un luogo considerato sicuro: una casa. Pochi istanti di distrazione da parte dei genitori, con il bimbo che si sarebbe avvicinato al mobile, e spinto dalla curiosità avrebbe preso ed ingerito il farmaco. Un gesto istintivo. Innocente. Uno dei tanti che bimbi di tre anni fanno con frequenza: spesso provano a scoprire la realtà prendendo qualcosa e avvicinandola con le loro esili mani in bocca. Questa volta però, il gioco in apparenza innocuo, poteva trasformarsi in disgrazia, che tutti, si augurano, nelle prossime ore possa comunque essere evitata.
 
I medici del “Perrino” di Brindisi per l’intera giornata di ieri hanno monitorato il suo quadro clinico, controllando se gli effetti del farmaco assunto, che per dosi e molecole è assolutamente non consigliabile per i bambini, abbiano potuto provocare conseguenze negative al suo normale stato di salute. Contestualmente il lavoro delle forze dell’ordine sarà quello di appurare istante per istante cosa sia avvenuto nell’appartamento: l’ipotesi prevalente, dai primi elementi acquisiti, è che si tratti di un incidente domestico, di cui però, va ricostruito l’intero quadro preliminare, e cioè il contesto di ogni attimo precedente alla circostanza che ha visto il bambino recuperare il farmaco e ingerirlo.
A richiedere l’intervento degli agenti del commissariato di Ostuni, è stato il personale del posto fisso di Polizia del “Perrino” di Brindisi, che ha delegato alle forze dell’ordine di competenza per territorialità l’apertura dell’attività investigativa.
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