A Brindisi via all'ordinanza “Salva Duomo” ma gli incivili colpiscono ancora

A Brindisi via all'ordinanza “Salva Duomo” ma gli incivili colpiscono ancora
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 17 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:37

Avvio problematico per l’ordinanza che regola il traffico nelle vie di “Brindisi porto Natale”. Se da un lato, infatti, si conferma il grande successo per il percorso dedicato alla pace e soprattutto per il videomapping di piazza Duomo, dall’altro più di qualcuno, soprattutto nei primi momenti, non ha rispettato le disposizioni del Comune, spesso spostando le transenne che delimitano il tratto in cui le auto (ad eccezione di quelle dei residenti) non possono passare ed in alcuni casi fermandosi con la propria auto a ridosso del proiettore per vedere il filmato dalla propria vettura (venendo poi allontanato dai vigili urbani).

Pochi gli agenti della municipale

Un problema strettamente connesso a quello della carenza di organico lamentata da tempo dalla polizia locale, che ieri sera aveva a disposizione solo quattro unità. «Per noi – ha spiegato il comandante, Antonio Orefice – non è purtroppo possibile garantire un servizio di presidio essendo impegnati a far fronte a tutte le urgenze più gravi come gli incidenti o altro tipo di situazioni». Per poter riuscire a risolvere a questo tipo di problematica, da oggi sarà previsto un servizio di volontari a presidiare i diversi varchi di accesso alla zona interessata dall’ordinanza.

Il “caso videomapping”

Il provvedimento si era reso necessario proprio perché l’installazione luminosa aveva riscosso un enorme successo di pubblico ma al tempo stesso aveva creato una serie di disagi alla viabilità, congestionando il tratto a ridosso di piazza Duomo nei minuti in cui si svolge la proiezione. Quindi, è stato stabilito che sino all’8 gennaio, tra le 18 e le 24, debbano rimanere chiuse via Tarantini, via Duomo (tra vico seminario e via Tarantini), vico De Moricino, vico De Dominicis e via Colonne. Possono transitare i mezzi di soccorso, i veicoli delle forze dell’ordine e dei residenti di via Colonne, via De Leo, via Montenegro, piazza Santa Teresa, vico De Dominicis e via De Dominicis. L’ordinanza prevede anche una viabilità alternativa per evitare le zone interdette al traffico attraverso una serie di percorsi alternativi.

Il clima natalizio

Più in generale, il percorso di “Brindisi porto Natale” ha come tema la pace e trova spazio nella definizione di Brindisi come porto di pace, data dall’Unesco. Lungo tre strade che arrivano proprio in piazza Duomo (via Duomo, via Tarantini e via Colonne) sono state posizionate una serie di “testate” luminose su cui è scritta la parola “Pace” in diverse lingue, a cui si aggiunge la più grande, in italiano, posizionata sulla scalinata Virgilio. Il videomapping, invece, è realizzato con la collaborazione di Enel X e vede una serie di proiezioni luminose con temi sia prettamente natalizi che legati alle peculiarità del territorio brindisino.

La soddisfazione dei brindisini

Al di là delle problematiche che ci sono state, in ogni caso, i cittadini brindisini sembrano aver accolto con favore questa iniziativa. «Un evento nuovo e molto bello – dice Osvaldo – perché hanno fatto una cosa interessante per attrarre la gente. Trovo anche giusto che si chiudano queste vie al traffico, in fondo siamo a Natale ed è un momento dal particolare significato religioso, le auto possono passare anche in un altro luogo». Più o meno dello stesso avviso anche Rino: «Indubbiamente si tratta di una novità, siamo rimasti particolarmente colpiti. Occorre dare spinta ad iniziative di questo tipo in città, sia durante il periodo natalizio che in altri momenti dell’anno. Il Natale, poi, è un momento particolare, dove il clima, la gioia di festeggiare porta a dare qualcosa in più rispetto agli altri mesi». In questo contesto, la chiusura del traffico viene vista come la soluzione migliore: «Iniziative di questo tipo in altre città sono consolidate da anni, non capisco come mai siamo così lenti nel recepire ed applicare delle cose che in altre parti d’Italia fanno ormai da tempo.

Ad esempio, a due passi da qui c’è Lecce, con piazza Duomo che è un gioiello. Perché non far diventare lo stesso anche questa piazza?».

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