Incappucciato, scavalca il muro e incendia i furgoni: attentato alla Cantine Due palme

Incappucciato, scavalca il muro e incendia i furgoni: attentato alla Cantine Due palme
di Cristina PEDE
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Domenica 5 Luglio 2020, 10:05 - Ultimo aggiornamento: 10:06
Botti come se fossero fuochi d'artificio e poi le lingue di fuoco altissime fino all'arrivo dei vigili del fuoco. Sono andati così in cenere tre furgoncini parcheggiati nel piazzale della cantina vinicola Due Palme di Cellino San Marco intorno alla mezzanotte di venerdì.
Un attentato di origine dolosa, come è stato successivamente accertato attraverso il circuito di videosorveglianza, avvenuto in un momento in cui probabilmente il custode si trovava nell'altro impianto di via San Pietro. L'incendio si è invece sviluppato nella cantina di via San Marco, la struttura principale sede dell'amministrazione, della lavorazione del vino, dell'imbottigliamento e del magazzino da dove partono i vini per le consegne ai vari show room della zona e di altri punti vendita.



I furgoni andati completamente distrutti erano proprio quelli utilizzati per le consegne: due Daily con cassone centinato e un Eurocargo, parcheggiati accanto tra loro, andati a fuoco per un effetto domino. Le telecamere hanno infatti accertato che il fuoco è stato appiccato al veicolo centrale ma non è escluso che il liquido infiammabile utilizzato non sia stato versato in parte anche a quelli laterali.

I fotogrammi hanno restituito l'immagine di un individuo incappucciato che ha scavalcato il muro di cinta e ha compiuto frettolosamente tutte le operazioni per poi dileguarsi. Portava con sé quaranta litri di liquido infiammabile suddiviso in due taniche, impossibile lasciare scampo ai mezzi investiti dalle fiamme in poco tempo e andati completamente in cenere.
I vigili del fuoco della compagnia di Brindisi, intervenuti con diversi mezzi, hanno domato le fiamme e messo in sicurezza i veicoli evitando così che l'incendio si propagasse ad altre strutture all'interno del parcheggio sul retro della cantina situata in pieno centro abitato e non lontana dal cimitero comunale. Sul posto anche i carabinieri del comando provinciale di Brindisi.



La cantina Due Palme è una realtà associativa con a capo l'enologo Angelo Maci, tra le più grandi delle province di Brindisi e Lecce, punto di riferimento per la lavorazione delle uve molte delle quali provenienti dai vigneti di proprietà dei soci, con una notevole produzione di vini di diverse etichette destinati al mercato internazionale. La produzione vinicola negli ultimi decenni ha avuto un'ascesa nell'intero territorio grazie alla visione di alcuni imprenditori che hanno investito nella lavorazione in loco dei vini da esportare in tutto il mondo.

Non sono tuttavia mancate negli ultimi tempi le indagini contro la sofisticazione dei vini e di prodotti adulterati. È di pochi giorni fa la conclusione delle indagini sull'operazione Ghost Wine del Nas di Napoli e Taranto e della Procura della Repubblica di Lecce che a luglio dello scorso anno portò all'arresto di 11 persone interessando soprattutto l'attività della cantina Megale Hellas di San Pietro Vernotico. Nell'operazione sono inoltre coinvolte, oltre a 49 persone fisiche, anche dodici società, con le quali si ipotizza l'associazione a delinquere.

Tra le accuse ci sarebbe la commercializzazione di un prodotto vinoso a basso costo spacciato come bevanda di qualità e di origine biologica. Nessun collegamento, è ovvio, tra il rogo e l'inchiesta alla quale la cantina vinicola Due Palme di Cellino è estranea. Ma le indagini avviate dai carabinieri non escludono ad oggi alcuna ipotesi, compresa quella, allarmante, di un possibile messaggio della criminalità organizzata dedita al racket delle estorsioni.
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