Allarme sanità: per il Comune serve un nuovo ospedale

L'ospedale Perrino
L'ospedale Perrino
di Lucia PEZZUTO
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Lunedì 13 Settembre 2021, 19:51 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 09:52

Brindisi chiede alla Regione di essere inserita nell’elenco per la realizzazione di un nuovo ospedale ma l’amministrazione comunale propone anche la ristrutturazione dell’ex ospedale Di Summa, da trasformare in Pta. È quanto emerge da un documento presentato questa mattina dal sindaco Riccardo Rossi e dal suo consulente in materia di sanità, Gianni Quarta. Un documento che racchiude una serie di proposte per migliorare il sistema sanitario brindisino. All’incontro erano stati invitati tutti i consiglieri regionali del territorio ma ha partecipato solo il consigliere Pd Maurizio Bruno.

LE DIFFICOLTA'


Stando a quanto afferma l’amministrazione comunale brindisina, la recente pandemia ha evidenziato una serie di criticità che coinvolgono in primis il sistema sanitario oltre che quello economico sociale. «Per quanto riguarda il piano sanitario il nostro territorio - si legge nel documento - è stato decisamente penalizzato per una carenza strutturale adeguata alla bisogna e per una assistenza territoriale a dir poco approssimativa. Tutti ricorderanno come il nostro ospedale abbia vissuto durante le prime fasi dell’epidemia in maniera critica la difficoltà ad organizzare una efficace assistenza sanitaria legate ad una rigidità dei moduli abitativi che permettevano poca flessibilità nella riconversione dei reparti (impossibilità a creare percorsi separati per aree Covid e Covid free) accanto anche ad una lenta risposta degli organi gestionali nell’affrontare l’emergenza».
Da qui la necessità di «progettare per il futuro un adeguamento non solo del modello assistenziale ma di pari passo e forse in maniera anche urgente e pressante ad un adeguamento delle nostre strutture a cominciare dal nostro ospedale di riferimento». Allo stato, infatti, «non è possibile ipotizzare che tale struttura possa reggere le necessità mediche dei prossimi 30–40 anni. Gli adeguamenti che oggi vengono posti in essere sia in termini di infrastrutture sia nella ricerca di nuovi spazi non risultano finalizzati a dare una prospettiva di efficienza e di funzionalità, ma solo a rincorrere le emergenze e l’ospedale e diventato un pozzo senza fondo di spreco di denaro pubblico per cercare di adeguare, aggiustare o rendere fruibile qualche reparto o servizio. Oggi, a distanza di 22 anni dalla sua apertura il Perrino mostra i segni di una inadeguatezza strutturale senza precedenti tanto che chi ha l’occasione di affacciarsi all’interno dell’ospedale nota la presenza non già solo di ammalati o operatori sanitari ma di operai e macchine intente a costruire appendici che non fanno che esaltare ulteriori inefficienze».

IL PROGETTO

Nel documento che in questi giorni sarà trasmesso alla Regione Puglia, quindi, si ipotizza la costruzione di una nuova struttura che possa prevedere gli spazi adeguati e la loro ubicazione e disposizione riguardo alle mutate condizioni generali di salute e mutate condizioni assistenziali a partire dalla realizzazione di nuove aree mediche, chirurgiche, tecnologiche, che sia facilmente fruibile in modalità comoda e veloce che non sia cioè un anacronistica struttura a torre ma che sia una struttura a piano non molto alta che abbia una capacità di accoglienza adeguata e che possa dal punto di vista energetico essere in linea con la transizione ecologica che si vuole raggiungere.

IL “DI SUMMA”

Il Comune sollecita anche la ristrutturazione del vecchio ospedale dove si può pensare di localizzare oltre che una serie di servizi ambulatoriali diagnostici e specialistici anche un ospedale di comunità che possa essere utilizzato da tutti i medici territoriali a cui potrebbero essere affidati, con diretta responsabilità, la maggior parte dei pazienti che non abbiano necessità di ricoveri di alta o intensa specializzazione.

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