Le indagini, che erano state condotte dallArma, avevano già portato allarresto delluomo nel dicembre di due anni fa. In seguito al diverbio che ha causato il decesso del 75enne Vito Trisciuzzi, Domenico Giannoccaro è stato condannato alla pena cumulativa definitiva di quattro anni, un mese e cinque giorni di reclusione, per il reato di omicidio preterintenzionale. Larrestato è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi.
I fatti risalgono al pomeriggio dell11 giugno 2013. Durante un pomeriggio molto caldo, il fasanese Vito Trisciuzzi decise di uscire allaperto per prendere un po daria. Come in tantissime altre occasioni, volle sedersi su una delle sedie sistemate allesterno del bar. Era lultimo posto libero, gli altri erano già occupati da amici avventori dellesercizio commerciale.
In quello stesso frangente giunse Domenico Giannoccaro, assiduo frequentatore della zona. Quasi tutti i giorni, il 72enne era presente nei pressi della villetta della chiesa di SantAntonio a vedere della frutta. In un momento di pausa, decise anchegli di sedersi allesterno del bar. Alla stessa sedia dove, pare, si fosse già seduto Vito Trisciuzzi.
Nacque così subito una contesa e da qui una furente lite. Durante questi attimi concitati, Domenico Giannoccaro secondo laccusa colpì con uno schiaffo Vito Trisciuzzi: anche a causa dellequilibrio precario, questultimo cadde per terra, battendo la testa sulle chianche di via Dante Alighieri.
Seppur lucido, fu trasportato comunque al pronto soccorso dellospedale Umberto I di Fasano e poi direttamente allospedale civile di Ostuni anche per una frattura al femore destro procuratasi nella caduta accidentale.
Tre giorni dopo, a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute, i medici ne disposero il trasferimento allospedale Perrino di Brindisi. Gli fu riscontrata una emorragia cerebrale.
Fu subito ricoverato in terapia intensiva e, a distanza di nove giorni, il 26 giugno, morì per una grave insufficienza respiratoria acuta originata da trauma cranico con emorragia cerebrale intraparenchimale. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Fasano fecero emergere fin da subito le responsabilità a carico di Domenico Giannoccaro. E ora è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi per lo sconto della pena definitiva di quattro anni, un mese e cinque giorni di reclusione.
V.Lag.