Anziano morì per uno schiaffo: in carcere 74enne

Anziano morì per uno schiaffo: in carcere 74enne
2 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Dicembre 2015, 09:16
Aveva colpito un anziano al volto con uno schiaffo, causandone la morte in seguito alla caduta. Era accaduto nel giugno del 2013 e sabato sera i carabinieri della stazione di Fasano hanno eseguito un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio esecuzioni penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Lecce, nei confronti di Domenico Giannoccaro, fasanese di 74 anni.

Le indagini, che erano state condotte dall’Arma, avevano già portato all’arresto dell’uomo nel dicembre di due anni fa. In seguito al diverbio che ha causato il decesso del 75enne Vito Trisciuzzi, Domenico Giannoccaro è stato condannato alla pena cumulativa definitiva di quattro anni, un mese e cinque giorni di reclusione, per il reato di omicidio preterintenzionale. L’arrestato è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi.

I fatti risalgono al pomeriggio dell’11 giugno 2013. Durante un pomeriggio molto caldo, il fasanese Vito Trisciuzzi decise di uscire all’aperto per prendere un po’ d’aria. Come in tantissime altre occasioni, volle sedersi su una delle sedie sistemate all’esterno del bar. Era l’ultimo posto libero, gli altri erano già occupati da amici avventori dell’esercizio commerciale.

In quello stesso frangente giunse Domenico Giannoccaro, assiduo frequentatore della zona. Quasi tutti i giorni, il 72enne era presente nei pressi della villetta della chiesa di Sant’Antonio a vedere della frutta. In un momento di pausa, decise anch’egli di sedersi all’esterno del bar. Alla stessa sedia dove, pare, si fosse già seduto Vito Trisciuzzi.

Nacque così subito una contesa e da qui una furente lite. Durante questi attimi concitati, Domenico Giannoccaro – secondo l’accusa – colpì con uno schiaffo Vito Trisciuzzi: anche a causa dell’equilibrio precario, quest’ultimo cadde per terra, battendo la testa sulle chianche di via Dante Alighieri.
Seppur lucido, fu trasportato comunque al pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” di Fasano e poi direttamente all’ospedale civile di Ostuni anche per una frattura al femore destro procuratasi nella caduta accidentale.

Tre giorni dopo, a causa di un aggravamento delle sue condizioni di salute, i medici ne disposero il trasferimento all’ospedale “Perrino” di Brindisi. Gli fu riscontrata una emorragia cerebrale.
Fu subito ricoverato in terapia intensiva e, a distanza di nove giorni, il 26 giugno, morì per una “grave insufficienza respiratoria acuta originata da trauma cranico con emorragia cerebrale intraparenchimale”. Le indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Fasano fecero emergere fin da subito le responsabilità a carico di Domenico Giannoccaro. E ora è stato rinchiuso nel carcere di Brindisi per lo sconto della pena definitiva di quattro anni, un mese e cinque giorni di reclusione.
V.Lag.