Agguato in pizzeria, due colpi di pistola contro un 23enne: una pallottola allo stomaco. E' in condizioni disperate

Agguato in pizzeria, due colpi di pistola contro un 23enne: una pallottola allo stomaco. E' in condizioni disperate
di Roberta GRASSI
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Lunedì 12 Ottobre 2020, 09:39 - Ultimo aggiornamento: 13 Ottobre, 09:08

Hanno fatto irruzione nella pizzeria e hanno sparato: due colpi di pistola, uno alla gamba e l'altro all'addome. Il giovane preso a bersaglio, Matteo Trane, 23 anni, si è accasciato. Sono fuggiti via, a quanto pare in sella a uno scooter. Del resto quando sono entrati in azione, calzavano entrambi il casco per non farsi riconoscere.
È un agguato a tutti gli effetti quello messo in atto nella serata di domenica al rione Paradiso, già teatro di episodi di violenza dello stesso tipo.
Trane è in condizioni gravissime, in prognosi riservata, e purtroppo è in pericolo di vita. È stato condotto al pronto soccorso dell'ospedale Perrino di Brindisi dai familiari. Una pallottola lo ha raggiunto allo stomaco, l'altra all'anca. Ora è ricoverato al Vito Fazzi di Lecce.


Come si diceva erano all'incirca le 21.30, in via Carducci. Trane lavorava nella pizzeria di famiglia, la Non solo pane, nella zona della corazzata, la schiera di palazzi di edilizia popolare che identificano il quartiere. L'irruzione è stata rapidissima. In due sono entrati dal retro, un ingresso che si trova accanto a una farmacia. Hanno mirato al 23enne e hanno premuto il grilletto. Gli agenti della Squadra mobile di Brindisi sono andati sul posto solo dopo aver ricevuto la segnalazione dal personale sanitario del nosocomio. Hanno effettuato i rilievi e visionato le immagini delle telecamere circostanti che non forniscono però una visione nitida di quanto avvenuto.
Come è scontato che accada, nell'avviare le indagini, si è cercato di individuare un possibile movente che potesse condurre all'identificazione degli autori. Nessuno ha però offerto un contributo agli investigatori. Chi era lì, ha detto di non essersi accorto di nulla, se non del frastuono degli spari.
Non è sfuggita ai poliziotti della Mobile, diretti dal vicequestore Rita Sverdigliozzi, la circostanza che la vittima sia il figlio di Quintino Trane, ex contrabbandiere, che nel novembre 2019 rimase vittima di una aggressione con conseguente rissa, proprio in via Carducci.

La scena fu ripresa dalle telecamere. Dopo le botte furono anche sparati dei colpi d'arma da fuoco. Erano le 13 e a pochi passi c'è l'elementare di via Grazia Deledda. I bambini stavano uscendo da scuola proprio in quei frangenti.

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Gli episodi potrebbero essere slegati. Si dovrà comprendere però quale fosse il messaggio da recapitare al 23enne. Se i due in scooter fossero sicari animati dall'intenzione di uccidere o se invece ci sia stato qualche episodio o screzio tale da motivare una sorta di spedizione punitiva poi sfuggita di mano. Certo è che chi ha sparato, lo ha fatto da molto vicino. E ha mirato in alto, non solo alle gambe. In parti del corpo dove ci sono organi vitali.
A coordinare le indagini c'è il pm di turno presso la procura di Brindisi, Giovanni Marino. Non sono stati trovati bossoli sul posto, il che farebbe ritenere che possa essere stata usata una pistola a tamburo.
Trane non ha precedenti penali, non sembrerebbe inserito in contesti di particolare rilievo criminale. È molto giovane, come purtroppo anche altri ragazzi presi di mira negli ultimi tempi in quel di Brindisi, dove di tanto in tanto si torna a udire il frastuono delle armi. Gli uomini e le donne in divisa continuano a scavare. Nella speranza di poter acquisire la versione dei fatti del diretto interessato e che essa possa effettivamente essere d'aiuto a ricostruire l'intera vicenda, ancora piuttosto nebulosa in assenza di collaborazione con le forze dell'ordine. Difficile per gli inquirenti pensare che il ferimento possa essere la conseguenza di una rapina. Le modalità di esecuzione fanno pensare a tutt'altro.

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