Agguato a colpi di pistola contro (per gelosia) contro un 25enne: due condannati a 19 anni e 4 mesi. Dieci anni di reclusione ad Emanuele Taurisano. E nove anni e quattro mesi a Tiziano Marra. Queste le condanne inflitte dalla giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Brindisi, Barbara Nestore, ai due 24enni brindisini accusati di avere cercato di ammazzare il 25enne Matteo Trane l’11 ottobre 2020 mentre lavorava nella pizzeria “Non solo pane” del rione Paradiso.
La sentenza di primo grado
Processo con il rito abbreviato che ha previsto, dunque, la riduzione di un terzo della pena. Sentenza di primo grado e per questo resta la presunzione di non colpevolezza degli imputati fino al pronunciamento dell’ultimo grado di giudizio.
Colpevoli intanto per la gup Nestore ed anche per il pubblico Giovanni Marino che per questo aveva invocato dodici e dieci anni rispettivamente per Taurisano e per Marra.
Le aggravanti della premeditazione e futili motivi
Ad entrambi sono state riconosciute le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi: sebbene la dinamica dell’azione avesse fatto sospettare sulle prime ad un regolamento di conti fra bande criminali, le indagini condotte dai poliziotti della Squadra mobile rivelarono che fu la gelosia il motivo scatenante dell’agguato che rischiò di spazzare via la vita di un ragazzo di 15 anni: «Motivi di gelosia dovuti alla relazione intrattenuta dalla persona offesa (Matteo Trane, ndr) », indica letteralmente il capo di imputazione, «con la ragazza legata sentimentalmente a Taurisano». Taurisano che in quei frangenti era recluso.
Infine esclusa sia per Taurisano che per Marra l’aggravante della minorata difesa.
Tre mesi il termine per depositare le motivazioni della sentenza che saranno analizzate dagli avvocati difensori Laura Beltrami e Giuseppe Guastella per presentare ricorso in appello.
Intanto Matteo Trane non si è costituito parte civile. Matteo Trane che quella sera fu trasportato in codice rosso nell’ospedale Antonio Perrino per essere sottoposto ad intervento chirurgico e dove fu dichiarato fuori pericolo solo qualche giorno dopo.
Le indagini avviate in quei frangenti si avvalsero dei filmati degli impianti di videosorveglianza e della prova Stub risultata positiva per Taurisano. L’11 marzo dell’anno scorso il blitz con gli arresti dei due imputati ieri condannati.
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