Intervengono dopo una segnalazione per soccorrere una minore che, a causa dell'alcool, aveva avuto un malore, ma vengono aggrediti dal suo fidanzato con spintoni, insulti e chissà cos'altro. Alla fine, un operatore del 118 è finito in ospedale con una prognosi di 7 giorni, mentre il presunto aggressore, un 19enne del posto, è stato prima arrestato dai carabinieri e poi, come disposto dal pubblico ministero di turno, rimesso in libertà.
È accaduto nella serata di sabato in via Figuli, a ridosso di via San Vito, nel centro abitato di Francavilla Fontana. Non erano neppure le 20 quando l'ambulanza del 118, inviata dalla centrale operativa dopo alcune segnalazioni, è arrivata sul posto. La giovane donna, una 17enne, era riversa per terra, si lamentava e vomitava, pare in evidente stato di ebbrezza causato da qualche bicchiere di troppo. I due paramedici, così, si sono subito dati da fare, ma appena scesi dal mezzo sono stati aggrediti dal fidanzato della ragazza. Il 19enne, incensurato, era furibondo, pare per motivi di gelosia prima e per lo stesso intervento del 118, evidentemente non gradito. Da qui, urla e insulti e, pure, l'aggressione fisica, con uno degli operatori sanitari ferito ad un braccio e alla spalla. È andata meglio, si fa per dire, alla sua collega, ripetutamente insultata. I due sono stati poi soccorsi da altro personale inviato sul posto e, pure, dai carabinieri dell'aliquota radiomobile della compagnia di Francavilla Fontana che, dopo aver identificato i due giovani, hanno portato il 19enne nella caserma del quartiere Peschiera.
Accusato di lesioni nei confronti di un incaricato di pubblico servizio, ovvero l'operatore del 118 rimasto ferito, il ragazzo, dopo le formalità di rito, è stato rimesso in libertà, come disposto dal pubblico ministero di turno.