Aggredirono un giovane dopo una lite per lo spogliatoio di calcio: tre a giudizio

Aggredirono un giovane dopo una lite per lo spogliatoio di calcio: tre a giudizio
di Eliseo ZANZARELLI
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Mercoledì 28 Dicembre 2022, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 29 Dicembre, 14:12

Da una banale lite di spogliatoio a un'aula di Tribunale il passo è stato piuttosto breve. Il sostituto procuratore Mauron Gallone ha emesso decreto di citazione a giudizio nei confronti del 23enne Michael Devole, di suo fratello 18enne Marco Devole, e del 24enne loro amico Michael Zizzi, tutti di Francavilla Fontana. I primi due sono difesi di fiducia dall'avvocato Pasquale Fistetti del Foro di Brindisi, mentre il terzo dall'avvocato Cosimo Letizia. Sono accusati di lesioni personali pluriaggravate e danneggiamento per avere, mercoledì 3 novembre scorso, pestato sotto casa sua il 35enne Arcangelo Di Coste e per avergli anche rotto gli occhiali e anche per aver ferito il fratello di Di Coste, Gabriel - entrambi francavillesi - intervenuto per difendere il congiunto. Sono entrambi assistiti dall'avvocato Domenico Attanasi del Foro di Brindisi e si preannuncia per loro la costituzione di parte civile.

Cosa accadde

Secondo le ricostruzioni dei carabinieri in forza alla Compagnia di Francavilla Fontana, recepite dal pubblico ministero, dapprima vi fu un alterco tra Arcangelo Di Coste e Marco Devole negli spogliatoi del campo sportivo di Ceglie Messapica: il primo, infatti, milita nella prima squadra del Ceglie (in Promozione), mentre l'altro è un prodotto, come si usa dire, delle giovanili.

Quel giorno, si allenarono prima i giovani e poi gli adulti. Quando terminò l'allenamento di questi ultimi, alcuni dei giovani erano ancora negli spogliatoi e ciò non piacque ad Arcangelo Di Coste, che rimproverò in particolare uno di loro. I calciatori della prima squadra, infatti, avevano necessità di fare una doccia per evitare di raffreddarsi, disse.

L'aggressione

La questione, col contributo dei rispettivi compagni di squadra, sembrava essere rientrata. Il secondo tempo di quella "partita" andò però in scena a Francavilla Fontana. Sempre secondo le ricostruzioni, intorno alle 20, nel rincasare al quartiere Musicisti della Città degli Imperiali, dove risiede, Arcangelo Di Coste fu aggredito con calci e pugni da un gruppo di giovani. Di Coste tentò invano sia di difendersi, sia di fuggire per rifugiarsi in casa: quelli lo afferrarono da tergo e continuarono a menarlo. Alla fine, Di Coste riuscì a raggiungere casa e in quel momento intervenne suo fratello Gabriel per difenderlo, ma anch'egli finì per essere colpito da un pugno che lo fece cadere per terra e da un calcio alla testa. I fratelli Di Coste, in cui soccorso intervennero anche alcuni vicini, finirono in ospedale: Arcangelo con un "trauma contusivo facciale non commotivo con ematoma occhio sinistro, cervicalgia post traumatica, trauma toracico con infrazione della VII costa sinistra, trauma contusivo anca destra" (prognosi di 30 giorni); Gabriel con un "trauma cranico non commotivo con cervicalgia da aggressione" (prognosi di cinque giorni). I tre principali autori della spedizione punitiva sono stati subito identificati e sottoposti a indagini, per loro anche il divieto di avvicinamento alle parti offese. Queste, ovviamente, le tesi dell'accusa, ma il tutto dovrà essere accertato da un giudice col contributo dei difensori dei tre giovani passati a stretto giro sul banco degli imputati e ovviamente anche con quello delle future parti civili.

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