L'aeroporto di Brindisi può riaprire il 3 giugno, ma Ryanair cancella i voli

L'aeroporto di Brindisi può riaprire il 3 giugno, ma Ryanair cancella i voli
di Oronzo MARTUCCI
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Giovedì 21 Maggio 2020, 08:26 - Ultimo aggiornamento: 23 Maggio, 08:51
L'aeroporto di Brindisi, così come tutti gli altri della rete aeroportuale italiana bloccati a seguito della pandemia, sarà riattivato presumibilmente a partire dal 3 giugno. E' quanto ha detto ieri alla Camera il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, rispondendo ad alcune interrogazioni durante il question time. Il ministro ha spiegato che «un ulteriore incremento, oltre a quello già realizzato con il decreto 207 del 17 maggio, dei servizi di trasporto, potrà essere disposto a partire dal 3 giugno, data da cui saranno ragionevolmente - ipotizziamo e speriamo - consentiti gli spostamenti interregionali, così come quelli da e per l'estero».

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Queste dichiarazioni in qualche modo vengono incontro alle esigenze poste da alcuni parlamentari come il senatore salentino Dario Stefàno, del Pd, e l'onorevole brindisino Mauro D'Attis, di Forza Italia, i quali hanno contestato la mancata riapertura di Brindisi già dal 18 maggio scorso, quando è stato emanato il decreto 207 al quale ha fatto riferimento ieri il ministro. Stefàno ha anche fatto riferimento alla mancata richiesta della società Aeroporti di Puglia di chiedere al Ministero di rendere operativo l'aeroporto di Brindisi. La società di gestione ha fatto sapere di essere in attesa, da parte dell'Easa (l'Agenzia europea di controllo del traffico aereo), delle procedure da utilizzare per i voli europei e che anche lo scalo di Brindisi è stato attrezzato per seguire le procedute anti covid.

Ma le dichiarazioni del ministro De Micheli non chiariscono completamente il quadro di riferimento, soprattutto perché mancano risposte dai vettori che gestiscono i voli, in particolare da Ryanair, anche se la società Aeroporti di Puglia ha fatto sapere che tutti i contratti di promozione sono confermati. Ieri Ryanair ha comunicato agli utenti che avevano prenotato e pagato il biglietto per il volo Orio al Serio (Bergamo) Brindisi del 10 luglio che il volo è stato cancellato. Cosi come è stato cancellato il volo Brindisi-Orio al Serio del 12 luglio. Questa comunicazione lascia capire che sino a metà luglio, al di là della possibile apertura della scalo del Salento dopo il 3 giugno secondo quanto annunciato dal ministro De Micheli, i vettori low cost non hanno intenzione di attivare le rotte.

Per la compagnia Easy Jet, invece, i voli Milano-Brindisi sono attivi e prenotabili da inizio luglio. Tanto che in gran parte sono stati già prenotati. 
D'altro canto lo scalo di Bari, che è l'unico in Puglia ad essere operativo dal 13 marzo scorso e non ha subito alcun blocco a seguito dell'esplosione della pandemia, attualmente ha nel suo movimento giornaliero solo un volo di Alitalia andata e ritorno per Roma, gestito da Alitalia, mentre martedì ha fatto registrare l'arrivo di un volo di Wizzair proveniente da Sofia. Resta da capire qual è l'interlocuzione in corso tra la società Aeroporti di Puglia e i vettori che utilizzano gli scali di Bari e di Brindisi e quando sarà possibile soprattutto utilizzare quello di Brindisi visto che Ryanair e EasyJet non mostrano l'intenzione di mettere in pista i loro aerei prima di metà luglio. In assenza di informazioni precise bisogna prendere atto che non ci sarà alcun movimento turistico neppure nazionale in direzione della Puglia prima di metà luglio e che gli operatori si dovranno accontentare dei turisti di prossimità che si spostano con le autovetture.
L'onorevole Diego De Lorenzis, vicepresidente della commissione trasporti della Camera ha difeso a spada tratta il governo e la società Aeroporti di Puglia ribadendo che «lo scalo di Brindisi è certamente importante per il territorio ed è per questa ragione che non vi è nessuno al Governo che abbia la volontà di tenerlo chiuso. È pretestuoso che alcuni politici provino a mettere il cappello sulla questione. I vettori aerei operano in condizioni di mercato, che al momento si scontrano con una domanda sostanzialmente assente. E si dimentica che le società di gestione aeroportuale hanno ricavi dalle compagnie aeree. Questa catena riprenderà il suo movimento non appena ci saranno meno restrizioni e la domanda di mobilità dei cittadini tornerà a crescere».

De Lorenzis ha aggiunto che «il ministero, come ribadito dalla ministra De Micheli, monitora ogni settimana i flussi per ogni tipologia di spostamento e in base a tale analisi i servizi a mercato del trasporto ferroviario e aereo verranno ripristinati dai vettori, e verranno anche potenziati di conseguenza quelli che sono sussidiati con fondi pubblici». Anche il consigliere regionale Gianluca Bozzetti e quelli comunali di Brindisi del M5s hanno considerato «polemiche strumentali» quelle alimentate sulla chiusura di Brindisi da parte di alcuni politici.
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