Morto il “guerriero” dello sport: era andato in coma perché stanco di soffrire

Giovanni Custodero
Giovanni Custodero
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Domenica 12 Gennaio 2020, 11:01 - Ultimo aggiornamento: 14:24

FASANO - Giovanni Custodero, il “guerriero sorridente”, non ce l'ha fatta.  Il 27enne calciatore di Pezze di Greco di Fasano, in provincia di Brindisi, da qualche giorno sedato per lenire i forti dolori dovuti al sarcoma osseo contro il quale combatteva dal 2016, si è spento nella sua abitazione circondato dai suoi affetti più cari.

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Una lotta dura, quella affrontata da Giovanni, che ha mostrato una forza difficile da far capire con le parole. Non si è mai arreso, ma anzi ha sempre portato avanti un messaggio di positività che ora non deve essere disperso. Lo dobbiamo a lui, che continuerà a sorriderci.

Quel messaggio Giovanni lo aveva affidato ai social e sempre sui social, su Facebook in particolare, cinque giorni fa aveva annunciato:  «Eccoci arrivati alla battaglia finale, siamo io e lui, uno davanti all’altro e lo guardo in faccia. Capisco che è forte dell’energia con la quale l'ho nutrito in questi anni, mentre io sono ormai stanco. Ho deciso di trascorrere le feste lontano dai social, ma accanto alle persone per me più importanti. Però, ora che le feste sono finite, e con loro anche l’ultimo granello di forza che mi restava, ho deciso che non posso continuare a far prevalere il dolore fisico e la sofferenza su ciò che la sorte ha in serbo per me. Sarò indotto in coma farmacologico- concludeva Giovanni - e terminerò così il mio percorso sperando di essere stato d'aiuto a molte persone».



Parole che avevano commosso il Paese, il mondo dello sport in particolare: Giovanni, infatti, è stato un campione del calcio a 5. L'Us Lecce - cvhe aveva abbracciato la campagna di raccolta fondi di Custodero anni fa, acquistando le magliette con l'immagine di Leonida, il guerriero appunto - aveva espresso tutta la sua vicinanza a questo ragazzo: «Caro Giovanni, abbiamo indossato la tua maglia, quella del tuo “sorriso da guerriero”. Grazie ai tuoi amici abbiamo conosciuto la tua storia, la tua forza e la tua voglia di vivere. Oggi abbiamo una sola e unica certezza: ancora una volta hai vinto TU! Ti vogliamo bene! Sei e sarai sempre parte di noi».

 

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