Abusi edilizi: Torre Regina Giovanna sequestrata e gestore indagato

Il sequestro di Torre Regina Giovanne
Il sequestro di Torre Regina Giovanne
2 Minuti di Lettura
Giovedì 9 Agosto 2018, 18:34 - Ultimo aggiornamento: 19:46
BRINDISI - Giornata da dimenticare per lo storico locale di contrada Baccatani Torre Regina Giovanna, che ieri non solo è stata posta sotto sequestro dalla Procura della Repubblica di Brindisi nell’ambito di un’inchiesta per abusi edilizi. Il suo gestore, infatti, ha anche ricevuto nella stessa giornata, da parte del Comune di Brindisi, un’ordinanza di abbattimento e di ripristino dello stato dei luoghi.

Il pubblico ministero che si sta occupando dell’indagine, ovvero Antonio Negro, ha ritenuto infatti necessario sequestrare tutta l’area per poter effettuare i rilievi e gli accertamenti tecnici ritenuti utili. Non solo. La Procura, infatti, ha deciso di sequestrare anche per scongiurare il pericolo d nuove costruzioni o lavori.
Le indagini preliminari, infatti, hanno evidenziato la costruzione e l’utilizzo di strutture a destinazione commerciale e turistica su quelle che risulta essere una zona agricola, dunque incompatibile con quel tipo di attività. Secondo le prime verifiche da parte della magistratura, tra l’altro, la stessa torre, che dà il nome al locale e che risulta essere un bene vincolato dalla Soprintendenza, sarebbe stato utilizzato per finalità turistico-ricettive ancora una volta incompatibili con il suo status di bene storico ed artistico tutelato.

Nella stessa giornata di ieri, il gestore di Torre Regina Giovanna, e stavolta anche il suo proprietario, hanno ricevuto la notifica dell’ordinanza con la quale il settore Urbanistica del Comune di Brindisi impone ai due di abbattere tutte le costruzioni abusive realizzate e ripristinare lo stato dei luoghi così come si trovavano nel 1999, ovvero poco meno di vent’anni fa, quando Torre Regina Giovanna ha aperto i battenti per la prima volta.
© RIPRODUZIONE RISERVATA