A Fasano 12 pazienti guariti ma è guardia alta in ospedale

A Fasano 12 pazienti guariti ma è guardia alta in ospedale
di Alfonso SPAGNULO
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Sabato 4 Aprile 2020, 14:27
«Arrivano al nostro centro di Fasano i primi 12 pazienti post acuzie Covid-19 da Brindisi. Mesagne è ormai piena. Colleghi stateci vicini. Andrà bene». È questo il preoccupato messaggio veicolato sul web dal personale medico e paramedico in servizio presso il vecchio ospedale Umberto I di Fasano ora trasformato in Pta.
La saturazione del presidio di Mesagne ha fatto sì che da ieri arrivassero i primi pazienti anche nel plesso fasanese. Ed è scattato subito l'allarme tra i cittadini anche perché non tutti sono certi che i pazienti che arriveranno al quinto piano dell'Umberto I siano pazienti che non possano trasmettere l'infezione. Anzi. A Fasano arrivano i cosiddetti guariti asintomatici che sono in attesa dell'ennesimo doppio tampone che ne attesti la negatività al Covid 19. Ma sono persone che teoricamente possono comunque contagiare. Per questo sono stati valutati uno specifico percorso e le comunicazioni con gli altri servizi del Pta e predisposto un sopralluogo sullo stato dei luoghi e l'idoneità dei servizi.
Nel frattempo nel presidio sono comparse scritte Covid ad indicare il percorso preciso che i pazienti che giungeranno a Fasano dovranno fare per giungere in reparto. Quest'ultimo è abbastanza isolato ma ci potrebbero essere dubbi sul reale isolamento dal resto della struttura ospedaliera. In effetti, dando uno sguardo al percorso Covid, qualche spazio comune vi è: lo stesso ingresso per la Guardia Medica, i due ascensori sono attigui ed a sinistra di questi si accede alla Guardia Medica e al Cup si accede passando dall'ingresso Covid. Ci sono poi le scale che portano all'oncologia. Ma non dovrebbero esserci problemi in quanto ad ogni passaggio di un paziente Covid il percorso sarà sanificato.
Non solo. Quando arriva un paziente di questo tipo altri ingressi saranno tutti interdetti. Si pensa comunque a due ingressi diversi, uno per i Covid e l'altro per i normali utenti. Questi ultimi magari potrebbero entrare dall'ingresso ubicato in via San Francesco che li porterebbe con facilità sia al Cup che alla farmacia e al punto prelievi. Ieri c'è stata una riunione operativa ed è venuto fuori che alla fine solo quattro medici opereranno nel reparto dedicato al post acuzie Covid. Infatti tra chi è in malattia e chi ha voluto usufruire della 104 il numero di sanitari si è ridotto notevolmente.
Questa vicenda ha riacceso anche la polemica politica. Il consigliere d'opposizione Antonio Scianaro ha puntato il dito contro il sindaco Francesco Zaccaria, il consigliere regionale Fabiano Amati ma anche contro due suoi colleghi medici e consiglieri comunali, Franco Mastro e Peppino Pace (quest'ultimo in prima linea all'ospedale di Fasano), accusati di non aver mosso un dito perché ciò non accadesse. «Voglio ringraziare ha tuonato Scianaro il sindaco Zaccaria, per aver bocciato la proposta di attivare un reparto di Riabilitazione respiratoria, e ringraziarlo ancora di più per non aver mosso un solo dito insieme al suo consigliere regionale Fabiano Amati, ed ai colleghi medici Mastro e Pace, per aver subito passivamente una scelta scellerata, da dilettanti della pianificazione sanitaria, quella di allocare 12 posti letto di post Covid-19 a Fasano in sostituzione dei 10 del Pta. Sarebbe stato più utile e funzionale riaprire uno dei tanti ospedali dismessi dove allocare almeno 50 letti di post Covid-19, anziché distribuire a macchia di leopardo numeri esigui (12 nel caso di Fasano) con sperpero di risorse, generando migliaia e migliaia di complicazioni che presto emergeranno. Che fine farà l'ambulatorio di Pediatria? Dove sarà allocato? È tanto altro ancora».
Sull'argomento si registra anche una presa di posizione della consigliera Loredana Legrottaglie. «Un errore far passare i pazienti Covid dall'ingresso principale sottolinea -. Meglio utilizzare l'ingresso di via Contardo Ferrini».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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