Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

La Formula 1 s'inchina ad Hamilton: a Silverstone vince anche su tre ruote

Hamilton taglia il traguardo del Gran Premio d'Inghilterra su tre ruote
Hamilton taglia il traguardo del Gran Premio d'Inghilterra su tre ruote
di Giorgio Ursicino
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Martedì 4 Agosto 2020, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 8 Agosto, 09:26
Con un finale da leggenda, la Formula 1 onora il suo Re sulla pista di casa. Lewis Hamilton continua a scrivere capolavori nella storia della velocità e, complice la dea bendata quasi sempre dalla parte degli audaci, sta distruggendo tutti i precedenti record. Sabato si è acchiappato la pole numero 91 della sua carriera, la settima nel GP d’Inghilterra e la centesima partenza in prima fila al volante di una Stella. Ieri, un altro passo fondamentale nella cavalcata trionfale verso la settima corona iridata che gli consentirà di eguagliare Schumacher.

Il fenomeno di colore ha conquistato la settima vittoria nel GP più antico del Mondiale, portando il suo bottino totale a 87, meno 4 dal campionissimo tedesco. Fin qui i numeri. Sontuosi, regali. Ma sempre un po’ freddi, anche perché Lewis fino ad un giro dalla fine aveva passeggiato, guidando un’astronave di un altro pianeta con un compagno di squadra serio e veloce, ma che continua ad essere in Mercedes solo perché ha accettato di fargli da scudiero. Dopo 4 gare (ne ha vinte 3) ha 88 punti su 100 disponibili, Bottas e Verstappen devono ancora scavallare i 60.

Il finale, invece, ha scatenato emozioni forti e Hamilton, come aveva fatto il connazionale Jim Clarke nel 1967 sul circuito di Watkins Glen dove riuscì a precedere l’altra Lotus di Graham Hill, ha entusiasmato il “pubblico che non c’era”, tagliando il traguardo su “tre ruote”. Sembrava di rivivere le imprese spettacolari di Gilles Villenueve, entrato nel cuore dei tifosi più per il coraggio e l’audacia che per i risultati sportivi. L’anteriore sinistra del britannico non l’ha abbandonato all’ultima curva, ma quando mancava oltre un giro alla fine il fenomeno ha dimostrato anche in un’occasione come questa freddezza e talento portando al traguardo una Freccia Nera ferita con un Verstappen in grande recupero grazie alle gomme nuove montate poco prima.

La gara, fino a quel momento, era stata sotto il totale controllo del suddito di Sua Maestà ed anche un po’ noiosa nonostante le due safety car avessero limitato i distacchi. Troppo netta la superiorità del pilota e, soprattutto, della monoposto. Come c’era il via libera, Hamilton dava quasi un secondo a un eccellente Verstappen e circa due a Leclerc e gli altri che lottavano fra di loro con auto dalle prestazioni molto simili (Ferrari, McLaren, Renault, Racing Point e Alpha Tauri).

Solo Bottas teneva il ritmo, ma senza mai impensierire il sovrano, nemmeno alla prima curva dopo un’ottima partenza. La foratura di Lewis non è stata un fatto isolato, stessa sorte nel finale hanno accusato Bottas che era secondo e Sainz (4°), finiti fuori dei punti dopo una gara gagliarda. Verstappen si è fermato ai box per evitare di fare la stessa fine ma questa mossa, visto il guaio di Hamilton, gli ha impedito di vincere (2° sotto la bandiera a scacchi). Eccellente la gara la gara di Leclerc che ha chiuso sul podio ottenendo il massimo dei punti vista la crisi tecnica del Cavallino.

Vettel, infatti, ha chiuso decimo nonostante i ritiri negli ultimi chilometri e durante la corsa ha remato con una Ferrari davanti a Giovinazzi con un bolide non dei più in forma. Molto più in palla si sono mostrate le Renault di Ricciardo e Ocon e le McLaren di Sainz e Norris. Il team di Maranello, incassata la fiducia del presidente Elkann, cerca con impegno di uscire dalla palude. A Silverstone la Rossa di Charles ha dato segnali di vitalità, mentre quella del povero Sebastian ha corso fra la nebbia, nelle seconda parte del gruppo, senza mai brillare.

Una differenza quasi esagerata fra le due SF1000. Binotto e i suoi ragazzi cercano di tornare indietro sulla strada imboccata quest’anno, ma poco possono fare sul taglio di cavalli che hanno dovuto subire perché lo sviluppo dei motori in questa stagione è congelato. Ci sono stati interventi sulle ali per migliorare l’equilibrio aerodinamico. Tolto carico per guadagnare velocità, le cose sembrano un po’ migliorate anche se è di nuovo peggiorata la percorrenza in curva.
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