Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Elkann agli azionisti Fca: «La fusione va avanti, nascerà una grande società»

Elkann
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di Giorgio Ursicino
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Sabato 27 Giugno 2020, 19:10 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 10:03
Una delle ultime assemblee degli azionisti Fca. Il prossimo anno, di questi tempi se tutto filerà liscio, Fca non ci sarà più. Le sue attività e i suoi asset saranno confluiti nella newco realizzata dalla fusione con Psa. Il presidente John Elkann e il ceo Michael Manley ieri erano soddisfatti nell’illustrare il risultati finanziari all’assemblea. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia hanno confermato di tenere ben salda la direzione dell’azienda ormai proiettata verso il matrimonio con i francesi. Un’unione che avrà tre anime perché, oltre quella italiana e transalpina, ci sarà la forza di quella americana che si porta dietro uno dei mercati più remunerativi del pianeta.

«L’obiettivo di creare un’unica società entro il primo trimestre del prossimo anno è confermato - ha dichiarato Elkann - l’anno scorso avevo confermato l’impegno della mia famiglia nei confronti dell’azienda e vi ho anche detto che eravamo pronti a gestire decisioni e iniziative con audacia e creatività per costruire un futuro solido e promettente. L’accordo con Psa è stato il culmine di un anno di attività intense, mirate a trasformare le parole in fatti». Elkann rivendica che la sua promessa di impegnarsi nell’automotive si è concretizzata ed è felice di farlo con una famiglia che, come la sua, fa parte della storia industriale d’Europa: «La crisi del Covid-19 ha ulteriormente confermato le solide ragioni dell’unione tra Fca e Psa che si basa sulla creazione di un innovativo modello di business, con le dimensioni per generare enormi efficienze e unire le competenze necessarie allo sviluppo delle nuove tecnologie. Un grande futuro attende questa nuova azienda che disporrà di leadership, risorse e know-how per offrire ai clienti i migliori prodotti a prezzi accessibili e sarà punto di riferimento per innovazione e qualità».

Due parole anche sul lavoro fatto l’anno passato: «Abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra già solida posizione finanziaria, e compiuto importanti passi avanti nel processo di trasformazione per la nuova era della mobilità sostenibile. Per noi gestire le avversità non è cosa nuova». Da parte sua l’ad sottolinea la salute di Fca: «Siamo entrati in questa crisi con un bilancio molto solido e nonostante i significativi deflussi di cassa abbiamo ulteriormente rafforzato la nostra liquidità. Usciremo forti come prima. L’indagine dell’Antitrust non è previsto che ritarderà la tabella di marcia della fusione ed entrambe le società continueranno a interloquire con la Commissione Europea con lo stesso spirito costruttivo che ha caratterizzato la nostra proposta fin dall’inizio. Il processo di fusione sta proseguendo bene e secondo la tabella di marcia». 
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