Giornata Mondiale della Salute: la Vice Ministra Castelli apre la strada alla detraibilità fiscale della palestra per tutti dietro prescrizione medica

Giornata Mondiale della Salute: la Vice Ministra Castelli (Economia) apre la strada alla detraibilità fiscale della palestra per tutti dietro prescrizione medica
Giornata Mondiale della Salute: la Vice Ministra Castelli (Economia) apre la strada alla detraibilità fiscale della palestra per tutti dietro prescrizione medica
4 Minuti di Lettura
Giovedì 8 Aprile 2021, 19:51

“Se rendiamo l’iscrizione a palestre e piscine dietro prescrizione medica detraibile dalla dichiarazione dei redditi per tutti, come i farmaci tradizionali, possiamo riuscire a incentivare le persone a muoversi con grande beneficio per la loro Salute e, al tempo stesso, ad accelerare la ripresa di un settore in forte sofferenza. A questo punto diventa anche molto coerente abbassare l’IVA di settore dall’attuale 22% al 10%, che è appunto l’aliquota dei farmaci”.

Queste le parole che la Vice Ministra dell’Economia e le Finanze Laura Castelli ha pronunciato nel corso della prima Convention Fit.Comm. - Associazione Fitness Imprese Commerciali organizzata in occasione della Giornata Mondiale della Salute. "EXERCISE IS MEDICINE”, è un evento organizzato da FitComm (associazione fitness imprese commerciali) di cui anche McFIT Italia fa parte.

Un tema, quello degli incentivi fiscali all’esercizio fisico strutturato e guidato “che - ha aggiunto la Vice Ministra Castelli - stiamo studiando assieme alle Regioni e all’Agenzia delle Entrate ma che non richiederà molto tempo per essere implementata”. Lo stretto legame tra esercizio fisico, Salute delle persone e benessere socio-economico del Paese è stato messo in evidenza in due interventi scientifici di primo livello. “Nell’ultimo anno, tra lockdown e limitazioni all’esercizio fisico, ogni italiano ha preso almeno 2,5 chili di peso corporeo in più - ha spiegato Claudio Cricelli, Presidente della Società Italiana di Medicina Generale - e questo, associato alla forte incidenza delle malattie croniche, ci dice che se ci affidiamo solamente alle cure farmacologiche tradizionali non ce la facciamo, né come medici né come Sistema sanitario. Educare e incentivare le persone a uno stile di vita attivo e sano è vitale per le singole persone e per il Paese nel suo complesso”. Francesco Vaia, Direttore Sanitario dell’Istituto “Spallanzani” di Roma ha quindi riportato il dato di una nuova ricerca condotta dall’Istituto: “Abbiamo analizzato cento cadaveri di persone decedute per il Covid ed è emerso che tutte avevamo almeno una patologia cronica in corso, in particolare ipertensione arteriosa, diabete e obesità grave. Tutti si possono ammalare di Covid, ma chi ha già delle patologie di sicuro subisce il virus in maniera molto più grave. Ecco allora che la parola chiave in questa situazione si chiama “equilibrio”: riaprire le palestre, luoghi di benessere fisico, psicologico e sociale si può, naturalmente con tutte le precauzioni e le cautele necessarie e, oggi, a portata di mano”.

La pandemia non colpisce duro solamente la popolazione ma l’intero settore dell’esercizio fisico, come ha evidenziato Paolo Menconi, Presidente dell’International Fitness Observatory che ha portato all’evento Fit.Comm.

i dati inediti dell’ultima ricerca effettuata. “L’80% delle realtà che gestiscono palestre e piscine stanno accumulando debito - ha spiegato - perché non incassano e continuano a pagare affitti e utenze. Il 90% delle realtà italiane del Fitness ha avuto cali di fatturato dal 50% al 90%, il 25% ha chiuso o prospetta di chiudere e il 48% dice che riuscirà a resistere non oltre i 3 mesi. Di fronte a questo scenario è evidente la necessità di un forte intervento pubblico a sostegno del settore. Anche perché l’82% dei gestori è determinato a riaprire nonostante le difficoltà. Imprese e professionisti sono i due pilastri su cui poggiano, secondo Fit.Comm., la ripresa e il rilancio del settore. Un concetto espresso in maniera molto forte da Daniele Iacò, Presidente del Comitato Italiano delle Scienze Motorie, che proprio nell’ottica di aumentare la qualità dei servizi offerti dai professionisti del settore ha ottenuto da poche settimane l’importante riconoscimento della figura del “chinesiologo”, una figura con le competenze necessarie ad accompagnare le persone in un percorso di esercizio fisico per la Salute.

Tra i temi più complessi e strategici perle imprese del settore c’è senza dubbio quello dell’accesso al credito, sul quale è intervenuto con grande determinazione il Presidente dell’istituto per il Credito Sportivo Andrea Abodi. “Il confronto con Fit.Comm. - ha spiegato - ci permette di colmare una lacuna del sistema del credito sportivo, con particolare riguardo alle imprese. Per questo stiamo già lavorando da tempo per ottenere dal Governo, contiamo già nel Decreto di Aprile, le risorse necessarie a realizzare un nuovo prodotto con cui finanziare le grosse imprese del settore con importi importanti, anche di milioni di Euro, a tasso zero, con larga garanzia dello Stato e con due anni di pre-ammortamento. Chi gestisce palestre e piscine in dimensione che potremmo definire industriale deve avere gli strumenti per ripartire, investire e innovare”. Temi, quelli trattati nel corso della Convention Fit.Comm., che hanno come obiettivo ultimo la rinascita del settore e la sua ripartenza nel medio periodo, con regole nuove, efficaci e che portano benefici alle persone, alle imprese, ai professionisti e al Sistema Paese nel suo complesso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA