Operazione "Vento rosso", rubavano il rame nei parchi eolici e lo rivendevano, arresti in Puglia

La squadra, composta da tre team, aveva la sua base a San Ferdinando di Puglia, nella Bat

Operazione "Vento rosso", arresti in Puglia
Operazione "Vento rosso", arresti in Puglia
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Giovedì 25 Maggio 2023, 10:00 - Ultimo aggiornamento: 16:34

Tre gruppi criminali rubavano rame nei parchi eolici per poi rivenderlo. L'associazione a delinquere aveva base a San Ferdinando di Puglia, nella Bat, in cui operavano undici romeni, un albanese e sei pugliesi, tra cui tre donne. I parchi di energia pulita, invece, erano in varie Regioni del sud Italia: Molise, Campania, Basilicata e la stessa Puglia. Il totale del prezioso metallo rubato è stato di 6 tonnellate.

L'associazione a delinquere

Il primo team rubava il rame che poi veniva trasportato in alcuni luoghi per essere sguainato velocemente. Al termine dell'operazione entrava in campo l'altra squadra composta da mediatori che contattavano il terzo gruppo dei ricettatori per piazzare la refurtiva del furto sul mercato nero ad un prezzo di 4-5 euro al kg

Le indagini

I Carabinieri del Comando Provinciale di Campobasso hanno sgominato la banda, durante l'operazione "Vento Rosso", scattata questa mattina all'alba.

dei reati. Diciotto gli indagati per i reati di associazione a delinquere finalizzata al furto e al riciclaggio di rame in parchi eolici del sud Italia.  Sette di loro sono stati arrestati, mentre quattro risultano irreperibili.

Le unità in campo

Almeno un centinaio i carabinieri in campo con una raffica di perquisizioni tra le compagnie di Campobasso e Larino, in Molise, e quelle provinciali di Barletta, Andria, Trani, Bari, Foggia, Cerignola con i nuclei cinofili di Chieti e Modugno. Sono stati recuperati 615 kg di rame.

Tutto è partito a febbraio dello scorso anno

Cominciate a partire dal febbraio 2022 e durate circa un anno, le indagini dei carabinieri hanno accertato 13 furti all'interno dei parchi eolici. L'inchiesta era partita in seguito a un furto ai danni di torri eoliche a San Martino in Pensilis e ad Ururi, in provincia di Campobasso. Dalle due cittadine l'indagine si è poi estesa a macchia d'olio a diverse città della Campania, Basilicata e Puglia arrivando a identificare i tre gruppi di malviventi che
operavano in associazione tra loro.

Il danno economico

Il danno dei ladri ai parchi eolici derubati si aggira intorno a un milione di euro, mentre quello complessivo, considerando anche l'energia sottratta alla produzione e alla distribuzione, supera i tre milioni di euro

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